Parma, 26 marzo 2013

 

Gent.mo Sig. Presidente,

Gent.mo Sig. Giudice Delegato,

 

mi rivolgo a Voi in qualità di Presidente di una Associazione di Categoria che rappresenta l’Artigianato e la PMI, settore che al pari degli altri sta soffrendo il difficile momento economico, e che oltre al calo delle commesse, all’assenza di credito da parte degli Istituti Bancari, ai cronici ritardati pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione, deve fare i conti anche con i nefasti effetti dei Concordati preventivi.

 

Qualche tempo fa, alcuni dei più qualificati commentatori economici affermavano che il maggiore ricorso all’istituto del Concordato preventivo, poteva rappresentare per le imprese uno strumento in più per tentare di reagire alla crisi, che le stesse imprese avevano apprezzato la riforma legislativa, la cui reale efficienza andava valutata seguendone gli esiti, tanto da parte delle imprese che ne avessero fatto uso, che per i creditori nell’aver accettato i piani di ristrutturazione.

 

Si era detto che, se solo per una quota contenuta, il Concordato avesse rappresentato la premessa di un successivo fallimento, mentre per un numero significativo di imprese fosse stata l’occasione per una ristrutturazione di successo, avremmo avuto una valida indicazione della sua efficacia.

 

Non potevamo che essere d’accordo con queste deduzioni, ma a noi oggi, risulta che le cose non stiano andando in questa direzione, anche se l’utilizzo di questo istituto sta avendo grande successo, ed è per questo che ho deciso di scriverVi questa lettera.

 

Da un po’ di tempo seguiamo, nostro malgrado, con attenzione l’evoluzione quantitativa dei Concordati preventivi concessi, in particolare dopo le modifiche introdotte dal 2006, crediamo di non essere smentiti se affermiamo che, per come spesso è utilizzato da chi ne fa richiesta, questo modo di concordare rappresenta uno schiaffo al sistema economico, una penalizzazione per tutti quegli imprenditori che fanno ogni sforzo per non fallire e per onorare i loro impegni con i creditori.

 

                                                                                                                        Il Presidente Provinciale

                                                                                                                                 CNA Parma

                                                                                                                             Gualtiero Ghirardi