Torniamo sulla questione dei corsi di formazione in preparazione
dell’esame da sostenere per ottenere il cosiddetto patentino del frigorista. A
giudicare dalle telefonate che abbiamo ricevuto l’ampia
offerta di corsi
ha generato un po’ di confusione: il
tenore di molte telefonate è stato infatti “si, a me interessa fare il corso, ma quale corso devo fare?
Probabilmente non ci siamo spiegati a sufficienza; ci scusiamo e vediamo di
rimediare.

La risposta breve è che per la
maggior parte delle nostre aziende il corso da frequentare è quello di 40 ore
;
ci terremmo tuttavia ad argomentare in modo adeguato tale affermazione. Per
essere esaustiva la spiegazione non sarà brevissima; vi invitiamo tuttavia ad armarvi di pazienza e leggere fino in fondo.

In via preliminare ricordiamo che le persone possono essere certificate
in quattro categorie, anche se le categorie III e IV non meritano nemmeno di
essere menzionate. Restano la I e la II

 

CATEGORIA

TIPOLOGIA
ATTIVITA’

I

Qualsiasi attività su qualunque tipo di
impianto di refrigerazione, condizionamento dell’aria e pompa di calore

II

Qualsiasi attività su qualunque tipo di
impianto con carica inferiore a 3 kg (6 kg se l’impianto è ermeticamente
sigillato);

Ricerca delle fughe negli impianti con 3 kg o
più (6 kg se l’impianto è ermeticamente sigillato) a condizione che ciò non
richieda un intervento sul circuito frigorifero

 

Naturalmente  le competenze
richieste per ottenere  la categoria I
sono maggiori (il dettaglio si trova in allegato al regolamento
CE 303/2008
)  e anche l’esame sarà più
impegnativo.   A fronte però del maggiore sforzo iniziale si
ottiene un’abilitazione senza limitazioni di sorta.

Ricordiamo ancora che per essere certificata l’azienda dovrà dimostrare
di impiegare personale certificato in misura sufficiente che in concreto
significa una persona certificata ogni 200.000
euro di fatturato specifico (vale a
dire di fatturato in impianti di condizionamento che utilizzano Fgas; non
rileva cioè il fatturato, ad esempio, relativo a caldaie, impianti idrici
ecc…). Per una buona parte delle nostre imprese sarà dunque sufficiente certificare una sola persona,
tipicamente il titolare o uno dei soci: in questo caso il consiglio è di
ottenere la certificazione di categoria I
.

Potrebbe darsi che  i volumi di
fatturato specifico richiedano la certificazione di più persone, anche se buona
parte dell’attività si realizza in impianti con carica inferiore ai 3 kg ( o 6
kg se l’impianto è ermeticamente sigillato); in questo caso un’opzione sensata
sarebbe: il titolare certificato in categoria 
I e uno o più dipendenti a seconda del bisogno certificato in categoria
II (naturalmente, per evitare problemi, il personale certificato in categoria
II dovrà evitare di intervenire su impianti che richiedano invece la categoria
I).

Semplicemente il corso di 40 ore è di preparazione all’esame per la
certificazione in categoria I, quello di 28 ore per la certificazione in
categoria II.

Il corso di 16 ore, indicato come “corso ripasso”, è  rivolto soprattutto a chi è ancora fresco di
studi  o a chi ha avuto occasione di
partecipare di recente a altre iniziative formative sull’argomento (sappiamo di
corsi organizzati anche da case costruttrici) 
e necessita appunto solo di un ripasso; molto difficilmente, in assenza
di queste situazioni, il corso di 16 ore sarà sufficiente per superare l’esame,
soprattutto quello per la certificazione in categoria I.

Viceversa il corso di 66 ore, è rivolto appunto a “principianti totali”:
riteniamo che chi comunque da anni opera nel settore non abbia bisogno di
frequentare un corso così lungo.

Riassumendo e concludendo: la maggior parte delle nostre aziende necessiterà
di certificare una sola persona e in questo caso è probabile che decida per la
certificazione di categoria I. D’altronde la maggior parte dei nostri associati
non sono particolarmente freschi di studi ma nemmeno principianti totale, anzi
è probabile che operino da anni nel settore. E’ per questi motivi che, per le
argomentazioni sopra esposte e come anticipato all’inizio, per la maggior parte dei nostri associati il corso da frequentare sarà
quello di 40 ore.

Ci auguriamo di essere riusciti a dissipare molti dubbi ma se così non
fosse non esitate a contattarci. Invitiamo infine le aziende interessate,
ammesso che ora sia più chiaro quale deve essere il corso da frequentare, a
inviarci tempestivamente la scheda di pre-adesione (comunque non vincolante e che per comodità ripubblichiamo anche in calce al presente articolo) in quanto
riceverla per tempo ci aiuta dal punto di vista organizzativo.