A concludere il ciclo di incontri di Attacchiamo Bottone è  stata Rosa Abeli, Presidente CNA Federmoda, con un intervento molto sentito da entrambe le parti. Oltre alla sua esperienza ha raccontato come l’amore per questo lavoro l’abbia portata tante volte a dover fare molte rinunce ma la passione è sempre stata più grande.

 

E’ così che il lavorare con le mani diventa ogni anno sempre di più una esigenza di cui non si può fare a meno e diventa in una parola sola, la tua vita. Il continuo aggiornamento è una costante nella sua attività: dalla modellistica, alle nuove tendenze, alle rifiniture nella confezione. E un’attenzione sempre particolare viene dedicata alla ricerca dei tessuti di qualità e agli accessori.

 

Loredana Consoli, giovane sarta che ha aperto la sua attività da un anno a Parma, ha iniziato molto presto, a soli 16 anni. La soddisfazione più grande di questo lavoro –sostiene Loredana- è vedere come da un semplice tessuto possa prendere forma un abito.

 

Nadia Amany Aya ha concluso questa quinta giornata nella sua lingua originaria, il francese, mentre una studentessa di madre lingua francese traduceva per lei. Tanta emozione nella sua storia, dal suo arrivo in Italia all’apertura del suo laboratorio dieci anni fa. Sceglie personalmente le sue stoffe che provengono dall’Olanda e dalla Costa D’avorio con le quali realizza vestiti ma anche orecchini, bracciali e scarpe. E nella creazione dei capi accanto ai tessuti unisce sempre altri materiali come l’organza.

 

Una bella testimonianza quella che Nadia ha portato nella aule dell’Ipsia: una contaminazione nuova tra la moda occidentale e la moda africana. Un tocco di fiducia, speranza e incoraggiamento per tutte queste ragazze cha fra poco affronteranno il mondo del lavoro.

 

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