Abbiamo voluto e operato per un vero e proprio cambiamento di paradigma. Non un sito per la sola fruizione di notizie da parte dei visitatori, ma un progetto che fosse in grado in mettere insieme produttoriutilizzatori dei  contenuti, visitatori occasionali e affezionati, imprenditori, rappresentanti istituzionali e cittadini, tutto come parte di in un’unica narrazione collettiva. Contaminazione sociale è stata la parola d’ordine che ci ha guidato sin dalle prime fasi progettuali. E di strumenti per agevolarla, questa contaminazione, ne abbiamo messi a disposizione davvero tanti: oltre ai numerosi pulsanti di condivisione che affiancheranno ogni singolo contenuto, la cosa che va a segnare il passo è la scelta di pubblicare tutto quanto sotto la licenza Creative Commons che, proprio all’opposto del copyright, ci rende orgogliosi di poter dire “nessun diritto riservato, fate ciò che volete dei nostri contenuti!”. Il progetto di questo nuovo sito non avrà mai una data di fine: sarà un percorso always in beta, sempre pronto ad una evoluzione. Gli elementi di novità sono tanti, non solo rispetto al nostro vecchio sito, ma riteniamo di avere avuto le giuste intuizioni che ci hanno consentito oggi di proporre un progetto web che rappresenta senza dubbi un modo nuovo di essere presenti online per realtà come la nostra. Non solo perché abbiamo moltiplicato gli strumenti di relazione, o per l’utilizzo in modo così originale di tutti i social media, ma soprattutto per essere riusciti a trasformare quello che poteva essere un “semplice” sito istituzionale in un unico contenitore, prezioso per essere il collettore di tutte le informazioni che mettiamo a disposizione e delle relazioni con tutti i nostri stakeholders, che avranno letteralmente infinite possibilità di interazione.”