Il Consiglio dei Ministri, in data 15 ottobre, ha approvato il disegno di legge recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di Stabilità 2015).

 

La manovra finanziaria prevede, in particolare:

  • stabilizzazione del bonus di € 80,00;
  • sgravio contributivo per 36 mesi in caso di nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato;
  • deduzione del costo del lavoro dalla base imponibile Irap;
  • possibilità per i lavoratori dipendenti di avere il Tfr in busta paga;
  • finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga;
  • riduzione del fondo per il finanziamento sgravio contributivo su retribuzioni di II livello;
  • aumento dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr;
  • modifica alla disciplina del ravvedimento operoso;
  • diminuzione risorse fondi interprofessionali.

Sgravio contributivo triennale per assunzioni a tempo indeterminato

  • riguarda solo le nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato (no apprendisti, no domestici) effettuate nel periodo 01/01/2015 – 31/12/2015;
  • viene riconosciauto per un massimo di 36 mesi;
  • non riguarda i premi e contributi Inail; il limite massimo di esonero annuale è pari a 8060 euro;
  • non viene riconosciuto se il medesimo lavoratore è già stato “portatore” di sgravio per una precedente assunzione a tempo indeterminato;
  • lo sgravio non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente.

Lo sgravio contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato viene finalizzato anche mediante la soppressione di: sgravi coantributivi Legge 407/90 per le assunzioni dall’01/01/2015 (lungo disoccupati).

 

TFR in busta paga

  • riguarda solo il Tfr maturando dal 2015;
  • la corresponsione in busta paga avviene dietro richiesta del lavoratore (volontaria). La richiesta eventualmente fatta diventa irrevocabile fino al 30/06/2018;
  • il Tfr liquidato mensilmente è assoggettato a tassazione ordinaria;
  • non è imponibile ai fini previdenziali;
  • le imprese che non intendono corrispondere il Tfr mensilmente con risorse proprie possono accedere ad un finanziamento assistito da garanzia rilasciata da un Fondo che sarà costituito presso l’Inps;
  • il Fondo di garanzia per l’accesso ai finanziamenti, che sarà costituito presso l’Inps, è alimentato da un nuovo contributo mensile a carico delle imprese che optano per l’accesso al credito, pari allo 0,2% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali.

 

Finanziamento ammortizzatori sociali in deroga

 

La legge 92/2012 prevede che l’autorizzazione di spesa confluita nel Fondo speciale per occupazione e formazione, sia incrementata di euro 700 milioni per l’anno 2015.

 

La Legge di Stabilità 2015, nella bozza del 15 ottobre prevedeva un rifinanziamento di ulteriori 400 milioni di euro per l’anno 2015. nell’ultima versione non è previsto; è invece autorizzata l’istituzione di un FONDO di 2000 milioni di euro per finanziare il Jobs Act ( nel quale è prevista anche la riforma degli ammortizzatori sociali in deroga).