Il Consorzio Nazionale per la gestione, raccolta e
trattamento degli oli minerali usati – CONOU (ex COOU), a seguito delle novità
introdotte prima dalla legislazione e poi dallo statuto, sta ampliando la sua
compagine associativa prevedendo 4 categorie di soci:

   a) le imprese che producono, importano o mettono in
commercio oli base vergini;
   b) le imprese che producono oli base mediante un
processo di rigenerazione;
   c) le imprese che effettuano il recupero e la
raccolta degli oli usati;
   d) le imprese che effettuano la sostituzione e la
vendita degli oli lubrificanti.

 

In particolare, nella categoria d) rientrano le imprese che
sostituiscono l’olio usato (settore dell’autoriparazione) e le imprese che
vendono l’olio lubrificante agli utenti finali ai fini della sostituzione.

 

A seguito di queste novità, il Consorzio ha avviato una
campagna informativa, sia tramite stampa che tramite comunicazioni dirette alle
aziende, volta ad informare le imprese interessate ad aderire. Tale campagna
prevede una prima scadenza fissata al 20 febbraio, volta a definire la
compagine societaria che avrà diritto, nella prossima assemblea prevista in
primavera, ad eleggere i propri rappresentanti nella Governance del Consorzio
(anche delegando la propria Associazione di Categoria).

 

Infatti, il nuovo statuto
prevede per ciascuna delle 4 categorie una rappresentanza in Consiglio di
Amministrazione (in particolare, 4 rappresentanti per la categoria d)).

 

L’iscrizione prevede una quota
di adesione di 200€ da pagare una tantum, una quota annuale di partecipazione
calcolata sui quantitativi di olio venduto, e l’obbligo per l’impresa che
aderisce di inviare una dichiarazione contenente, tra l’altro, i dati relativi
ai quantitativi di olii immessi al consumo in italia o venduti a clienti finali
nell’anno solare precedente.

 

La previsione che al
Consorzio aderiscano autoriparatori e imprese che vendono oli lubrificanti,
seppure prevista dal codice ambientale, non è accompagnata da un quadro
sanzionatorio, né rappresenta elemento necessario rispetto al diritto di ritiro
dell’olio usato divenuto rifiuto, previsto in maniera generalizzata dalla
normativa di riferimento.

 

Peraltro, la CNA aveva chiesto,
in fase di stesura delle novità – e sta continuando a chiedere nelle sue
interlocuzioni con Ministero e Consorzio – di prevedere la possibilità che le
imprese della categoria d) possano aderire al CONOU per il tramite della
propria Associazione di Categoria, come già avviene in altri Consorzi (ad
esempio, COBAT o CONOE), evitando in tal modo di caricare le aziende con nuovi
oneri e procedure.

 

Tutto ciò premesso, riteniamo
che con le regole attuali l’ipotesi di una adesione delle singole aziende al
CONOU non sia una strada utile; ciò nonostante, se qualche azienda ritenesse
utile aderire, ricordiamo che può delegare la CNA ai fini delle prossime
Assemblee del CONOU.

 

Superata questa prima fase di
rinnovo del Consorzio con le regole ad oggi vigenti, proseguiremo nel proporre
una modifica alle regole del Consorzio per consentire, come è logico e
auspicabile, che l’apertura del CONOU alle imprese dell’Autoriparazione possa
avvenire tramite la partecipazione delle Associazioni di Categoria.

 

In allegato il modulo di
adesione al CONOU. Per maggiori informazioni Resp.le CNA Parma Ambiente, Massimo
Perotti, 0521 227218, mperotti@cnaparma.it;
Resp.le CNA Parma Unione servizi alla Comunità, Giulia Ghiretti 0521 227201 gghiretti@cnaparma.it .

 

Fonte: CNA Nazionale, Antonella Grasso Responsabile CNA Unione Servizi alla Comunità, Barbara Gatto Responsabile CNA DPT Politiche Ambientali