Come più volte preannunciato da funzionari del Ministero
dell’Ambiente, con il Decreto Legge “Semplificazioni” è stato abolito
il sistema di tracciabilità dei rifiuti Sistri.

 

Dal 1° gennaio 2019, data dalla quale parte l’abolizione, i
soggetti prima obbligati all’utilizzo del sistema dovranno applicare, come di
fatto comunque già avveniva, le consuete modalità gestionali (formulari
d’identificazione dei rifiuti, registri di carico e scarico e Mud).

 

Con questo provvedimento vengono anche cancellate:

  • tutte le modifiche apportate al Testo Unico
    Ambientale (D.Lgs.152/06) dal D.Lgs.205/2010 e che richiamavano il sistema di
    tracciabilità;
  • le disposizioni per il versamento dei contributi
    al concessionario (Selex) e le varie disposizioni riguardanti i soggetti non
    obbligati all’utilizzo del sistema (D.L.101/2013).

In questa norma non vengono comunque definiti diversi aspetti
riguardanti il completo superamento del Sistri come, ad esempio, le modalità di
disinstallazione e di restituzione delle black box installate sui veicoli e dei
dispositivi usb e la gestione dei contributi già versati da parte dei soggetti
iscritti.

 

Ricordiamo infine che il ritorno alle tradizionali modalità
di gestione (registri di carico e scarico, formulari e mud) dovrebbe essere
comunque una situazione transitoria, in quanto è obiettivo del Ministero
dell’Ambiente la creazione di un nuovo sistema digitale per la gestione dei
rifiuti, in cui non si parla espressamente di tracciabilità dei percorsi
effettuati dai veicoli e che sarà gestito direttamente dal Ministero,
probabilmente tramite l’Albo Nazionale Gestori Ambientali.

 

In allegato il DL 135/2018 “semplificazioni”.

 

Fonte: CNA Interpreta,
Moris Bulgarelli; articolo 6 Decreto Legge n.135/2018 pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n.290 del 14/12/2018.