Pur essendo un Regolamento, e pertanto direttamente applicabile, ha suscitato non poche riflessioni e dubbi il Reg. Ce 2158/2017 per il controllo e correzione dei livelli di acrilammide nei prodotti alimentari oggetto del Regolamento stesso, entrato in vigore l’11 aprile scorso.

 

Un adempimento in più che può risultare estremamente oneroso per le piccole e medie imprese: sia in termini economici, sia in termini di tempo. E’ per questo motivo che CNA Agroalimentare, pur essendo concorde con le disposizioni ed i requisiti contenuti nel progetto di Regolamento della Commissione europea, ritiene fondamentale che la Commissione preveda una distinzione tra industria e medio-piccole imprese, nonchè una condivisione di responsabilità su tutta la filiera, compresi gli agricoltori fornitori di materie prime e/o i produttori di macchinari per le imprese alimentari che dovrebbero prevedere fin da subito la predisposizione dei macchinari per il controllo e monitoraggio dei livelli di sostanza sviluppata dal processo di produzione.

 

L’esposizione del Regolamento, che si è tenuta lo scorso 26 aprile presso CNA Provinciale, ha destato preoccupazione tra le imprese artigiane presenti, poichè il monitoraggio nonchè l’eventuale correzione dei parametri per un corretto controllo dello sviluppo di acrilammide negli alimenti interessati, comporterebbe per alcuni un cambio radicale di processo di produzione con costi conseguenti.

 

Attendiamo dunque l’emanazione di specifiche linee guida di riferimento e, per quanto attiene a CNA Agroalimentare, l’associazione si sta facendo interlocutore attento per portare le istanze dei piccoli imprenditori del settore.

In allegato alcuni momenti dell’incontro tenutosi il 26 aprile scorso.