Un comune impegno per individuare possibilità, metodi, tecniche e normative comunali di recupero degli edifici esistenti, compresi i casolari abbandonati, così numerosi nel nostro territorio. Questo è l’obiettivo del progetto condotto insieme dal Comune di Colorno e da CNA di Parma, che prende l’avvio con la sottoscrizione di una convenzione firmata dal Sindaco Michela Canova e dalla Presidente dell’Unione Costruzioni di CNA Parma Franca Ormindelli.

 
La prima fase del progetto prevede un censimento di questi fabbricati, spesso pregevoli esempi delle tipiche architetture rurali della nostra zona; a questa prima fase, e in base anche ai risultati ottenuti, ne seguirà una seconda tesa a individuare delle previsioni urbanistiche che possano facilitare e rendere concretamente attuabili  operazioni di recupero. Contestualmente CNA Costruzioni già dispone – e le specificherà per adattarle alle caratteristiche del territorio – delle metodologie e dei criteri progettuali e realizzativi per il riuso di edifici coerenti con il rispetto ambientale ed il risparmio energetico.

“E’ un progetto del tutto in linea con gli orientamenti della nostra amministrazione –  afferma l’assessore Marco Boschini – che da tempo ha deciso di dire stop al consumo di suolo. Il recupero dei casolari rurali, pur non esente da problemi e criticità, può essere una delle strade per consentire un rilancio dell’attività edilizia nel nostro comune senza intaccare nuove superfici non urbanizzate e tutelando in questo modo paesaggio e aree agricole”.

 

Sulla stessa linea Franca Ormindelli secondo cui, il futuro del settore delle costruzioni, ed il suo rilancio, sono consegnate ad una nuova prospettiva.  “E’ tempo di  un modello di edilizia – dichiara-  che guarda alla sostenibilità ambientale, all’efficienza energetica ed in particolare alla valorizzazione e recupero del patrimonio degli edifici esistenti e tra questi ci sono i casolari o corti rurali; occorre trovare un sistema di regole e di incentivi tale da rendere interessante anche economicamente  il recupero di questi fabbricati. Si tratta tra l’altro di interventi particolarmente congeniali alle piccole imprese di costruzione, che potranno attivarsi da sole od associate; abbiamo dunque accolto con piacere l’invito dell’Assessore Boschini a collaborare attivamente a questo progetto che ci auguriamo possa rappresentare un’esperienza pilota anche per altre amministrazioni”.

Il progetto si presenta dunque come un buon esempio di collaborazione tra l’Ente pubblico e le Associazioni delle imprese di costruzione, con l’obiettivo di corrispondere sia alle politiche pubbliche di salvaguardia del territorio che di offrire nuove possibilità di lavoro e di sviluppo al settore edile, e che consente inoltre di cogliere le esigenze di una domanda di abitazione sempre più orientata alla qualità, ai nuovi materiali, al pregio degli edifici, oltre che alla economicità e al risparmio nella gestione.