Secondo l’Osservatorio permanente CNA sulla tassazione di artigiani e piccole imprese il Total Tax Rate italiano arriva al 63,10% ed è il più alto tra tutti i paesi più industrializzati.

 

La situazione in Emilia-Romagna è peggiore della media registrata sul territorio nazionale e il TTR ammonta al 64,36% con Parma che purtroppo si piazza in seconda posizione tra le città della regione con il 66,30%, arrivando dietro alla sola Bologna che, con il 74,20%, è insieme a Roma tra i capoluoghi con i valori più alti di tutta l’Italia.

 

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Un’impresa di Parma quest’anno dovrà attendere fino al 31 agosto per poter festeggiare il Tax Free Day.

 

Meglio di un’impresa di Bologna che dovrà arrivare fino al 29 settembre per poter finalmente lavorare solo per sé stessa anziché per lo Stato ma, anche in questo caso, Parma è la città peggiore in Emilia-Romagna dopo il capoluogo.

 

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Prendendo l’impresa tipo che l’Osservatorio ha utilizzato come riferimento: impresa manifatturiera, con un laboratorio di 350 mq, uno spazio espositivo di 175 mq, 5 dipendenti, un fatturato di 430 mila €/anno e un reddito annuo d’impresa di € 50.000, dopo le tasse ed i contributi nel 2014 a Parma il reddito netto sarà di soli € 16.869.

 

Meglio della solita impresa di Bologna ma, anche in questo caso, peggio di ogni altro capoluogo di provincia della regione Emilia-Romagna.

 

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