Dal 1° ottobre prossimo partiranno le nuove misure
antismog che, per la prima volta, saranno le stesse per tutta l’area padana,
come previsto dal “Nuovo Accordo per la qualità dell’aria nel bacino padano”
firmato dall’Emilia-Romagna con il Ministero dell’Ambiente insieme a Lombardia,
Piemonte e Veneto.

 

Quest’anno, oltre alle misure previste dal “Piano aria
integrato regionale (Pair2020)” relative alla limitazione della circolazione
dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche dalle ore 8,30 alle 18,30
per le auto e i veicoli commerciali diesel fino all´euro 3 e benzina fino
all´euro 1
, sono previste anche misure aggiuntive da attuare in modo omogeneo
nelle quattro Regioni.

 

Sono previsti due livelli di allerta, a cui corrispondono
interventi emergenziali diversi: il primo scatta dopo 4 giorni consecutivi di
superamento del valore limite di Pm10, il secondo dopo 10 giorni.

 

Dal 1° ottobre, come previsto dal Piano aria regionale, in
caso di superamento dei limiti di pm10 per 4 giorni consecutivi le restrizioni
alla circolazione scattano in modo automatico dal giorno successivo e si
estendono ai veicoli diesel euro 4
. Inoltre, entrano in vigore misure
emergenziali aggiuntive, derivanti dall’Accordo di bacino padano, che prevedono
il divieto di utilizzo di stufe a biomassa legnosa con prestazioni emissive
inferiori alla classe 3 stelle, in presenza di impianti alternativi; il divieto
di combustione all’aperto e di spandimento dei liquami zootecnici; la riduzione delle temperature negli ambienti di vita riscaldati: fino al massimo di 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali e fino al massimo di 17°C nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali
. Il periodo
di superamento di 4 giorni, anziché di 7 come negli anni precedenti,
costituisce un criterio di maggior cautela per la salute dei cittadini e
garantisce ancora più efficacia agli interventi.

 

Dopo 10 giorni consecutivi di sforamenti, invece, il divieto
di utilizzo di stufe a biomassa legnosa viene esteso anche alla classe 3
stelle
.

 

Tutte le misure emergenziali restano in vigore fino al primo
giorno di aggiornamento del bollettino (il primo lunedì o giovedì successivo al
giorno del blocco). Sono prorogate se i livelli rimangono superiori alla
soglia.

 

Tutte le informazioni per i cittadini saranno pubblicate sul
sito web “Liberiamo l’aria” (www.liberiamolaria.it), con i dati in tempo reale
(bollettini aggiornati ogni lunedì e giovedì) e comunicazioni sulle misure in
vigore Comune per Comune.

Per garantire la maggior tempestività delle informazioni su
bollettini e divieti verranno utilizzati, oltre a quotidiani, radio e TV, anche
i social media e banner mirati sui motori di ricerca e sulle app.

 

In allegato l’elenco dei Comuni interessati dalle
limitazioni:

  1. Argelato (Bo)
  2. Bologna
  3. Calderara di Reno (Bo)
  4. Carpi (Mo)
  5. Casalecchio di Reno (Bo)
  6. Castel Maggiore (Bo)
  7. Castelfranco Emilia (Mo)
  8. Castenaso (Bo)
  9. Cento (Fe)
  10. Cesena
  11. Faenza (Ra)
  12. Ferrara
  13. Forlì
  14. Formigine (Mo)
  15. Granarolo dell’Emilia (Bo)
  16. Imola (Bo)
  17. Lugo (Ra)
  18. Modena
  19. Ozzano dell’Emilia (Bo)
  20. Parma
  21. Piacenza
  22. Pianoro (Bo)
  23. Ravenna
  24. Reggio nell’Emilia
  25. Riccione (Rn)
  26. Rimini
  27. San Lazzaro di Savena (Bo)
  28. Sasso Marconi (Bo)
  29. Sassuolo (Mo)
  30. Zola Predosa (Bo)

Fonte: Ufficio stampa
Regione Emilia-Romagna.