Manovra correttiva approvata in via
definitiva: ecco le norme in vigore

 

Il D.L. n. 50
del 24.04.2017 recante “Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative
a favore degli Enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da
eventi sismici e misure per lo sviluppo” – pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.
95 del 24.04.2017 – Supplemento Ordinario n. 20, entrato in vigore il
24.04.2017 è Legge.

In data 15.06.2017 è stato infatti approvato definitivamente, senza modifiche,
al Senato dopo il sì, sulla richiesta di fiducia posta dal Governo, della
Camera del 31.05.2017.

Si tratta di fatto di una Manovra bis, messa a punto al fine di recuperare i
3,4 miliardi di euro sollecitati dall’UE per la correzione dei conti pubblici
nazionali.

Di seguito gli interventi principali:

 

Compensazioni crediti tributari – 
Introdotte norme più stringenti  al fine di evitare le compensazioni indebiti o
con crediti inesistenti che penalizzano le entrate erariali. In particolare si
attua una stretta sulle possibili compensazioni di crediti in assenza di visto
di conformità portando la “compensazione libera” da € 15.000,00 a € 5.000,00. Questa
introduzione è stata ampiamente contestata in quanto rende ancora più
complicato il rispetto delle scadenze dei pagamenti fiscali per quelle imprese
che non godono di grandi risorse in termini di liquidità ma che accumulano
crediti, anche rilevanti con l’Erario.

Viene, inoltre, rafforzato l’obbligo di utilizzo di canali telematici messi a
disposizione dall’Agenzia delle Entrate, direttamente a cura del contribuente o
attraverso intermediari abilitati, e non già l’utilizzo dei servizi di home
banking laddove sia prevista la presentazione del modello F24 con saldo a zero.

Rimborsi IVA – Gli incassi più
rapidi e più sicuri dovrebbero per contro garantire rimborsi IVA più rapidi;
ecco quindi che la Manovra previde la riduzione di 25 giorni (dagli attuali 90
giorni ai 65 giorni) dei tempi di erogazione dei rimborsi IVA allo scopo di
limitare il fenomeno della mancanza di liquidità. Tale riduzione nei tempi di
erogazione dei rimborsi IVA è assolutamente importante soprattutto alla luce
dell’ampliamento dei soggetti interessati allo split payment.

Contribuenti soggetti  a Studi di Settore – L’abbandono degli
Studi di Settore come strumento di accertamento, previsto con decorrenza dal
2018 viene di fatto anticipato con riferimento al periodo d’imposta 2017 e con
la conseguente introduzione degli ISA (Indicatori Sintetici di Affidabilità). Il
nuovo sistema di monitoraggio dell’Agenzia delle Entrate si configurerà come
una pagella da 1 a 10 e interesserà oltre 3,5 milioni di contribuenti titolari
di partita IVA, garantendo a coloro che rispetto ai nuovi parametri
risulteranno “virtuosi” e quindi “affidabili” sgravi fiscali e una riduzione
degli adempimenti amministrativi.

 

Rottamazione liti fiscali – La previsione di rottamazione delle
liti fiscali pendenti in primo grado prevista inizialmente solo per i tributi
specifici diretti all’Agenzia delle Entrate viene estesa anche ai tributi a
favore degli enti territoriali, i quali potranno applicare gli stessi criteri
previsti per la definizione agevolata entro 90 giorni dall’entrata in vigore
della Legge di conversione.

Split payment: esteso anche a
Lavoratori autonomi e i liberi professionisti – Anche le cessioni di beni e le
prestazioni di servizi rese dai lavoratori autonomi e dai liberi professionisti
a favore della Pubblica Amministrazione e degli altri soggetti ora introdotti,
del meccanismo dello split payment. Come già avviene per i titolari di redditi
d’impresa che operano con la Pubblica Amministrazione, questo meccanismo
consentirà all’Erario la garanzia del gettito derivante dalle suddette
operazioni con riferimento all’Imposta sul Valore Aggiunto che non sarà più
corrisposta al fornitore ma versata direttamente all’Erario, così come previsto
dall’articolo 1 del D.L. n. 50/2017.

 

Al professionista sarà corrisposto solo
l’importo del corrispettivo e la relativa IVA, indicata nella fattura, sarà
versata direttamente all’Erario. La manovra ha previsto contestualmente anche
l’ampliamento della platea di soggetti nei confronti dei quali si applicherà lo
split payment, includendo oltre alla Pubblica Amministrazione anche quei
soggetti che, pur non rientrando nel conto consolidato PA, sono tuttavia
considerati ad alta affidabilità fiscale, tra cui le società controllate dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri e dai Ministeri, dagli Enti territoriali
e le società quotate.

 

Detrazione IVA su fatture di acquisto – Sono ridotti i termini entro il
quale il contribuente può esercitare il diritto alla detrazione dell’IVA sulle
fatture d’acquisto, ricorrendone i termini in relazione all’inerenza rispetto
all’attività.
Viene quindi riformulato il contenuto dell’articolo 19 del D.P.R. n. 633/72 che
ora si leggerà così: “il diritto alla detrazione dell’imposta relativa ai beni
e servizi acquistati o importati sorge nel momento in cui l’imposta diviene
esigibile” … il termine di decadenza della detrazione risulta di fatto rispetto
alla previgente normativa dimezzato in quanto è disposto che tale diritto “… è
esercitato al più tardi con la dichiarazione relativa all’anno in cui il
diritto alla detrazione è sorto” e non già entro il “secondo anno” prima
previsto.

Web tax – Prevista l’introduzione di
un percorso che porterà ad una tassazione anche per le grandi imprese digitali
con ricavi superiori al miliardo di euro e che operano nello Stato italiano
senza stabile organizzazione; tale nuova imposta prende appunto il nome di “Web
tax transitoria”.

Locazioni brevi ad uso residenziale – locazioni
on line – Airbnb –
L’articolo 4 del D.L. prevede la possibilità in questi
casi di optare per l’applicazione della cedolare secca al 21% sui redditi
derivanti da contratti di locazione “brevi”, ovvero inferiori a 30 giorni. Le
case private diventano equiparate agli alberghi e quindi dovranno richiedere il
pagamento della tassa di soggiorno.

Accise sulle sigarette – L’aumento
delle accise sulle sigarette assicurerà una maggiore entrata fiscale stimata in
€ 83 milioni per il 2017 e in € 125 milioni per il 2018.

Aumento dell’IVA – Il tanto
scongiurato aumento delle aliquote IVA alla fine giunge alla sua approvazione
seppure con una particolare ed innovativa modulazione.  L’aliquota del 10% passerà nel 2018 al 11,5%;
l’aliquota ordinaria del 22% salirà nel 2018 al 25%; nel 2019 al 25,4% per poi
scendere leggermente nel 2020 al 24,9% e stabilizzarsi definitivamente nel 2021
al 25%.

Banche e crediti deteriorati – Resa
più semplice la procedura di cartolarizzazione dei crediti deteriorati, dai
quali resteranno dal rischio di bail in i Fondi Pensioni ma non le Casse
Nazionali di Previdenza Professionali.
Scuola e stabilizzazione dei precari – Sono state individuate le risorse
necessarie, 1,3 miliardi di euro fino al 2016, al fine di stabilizzare i
precari della scuola pubblica, così da evitare l’annoso e ripetuto problema
delle supplenze. Questo consentirà di garantire nuovi posti di lavoro, non più
precari e a chiamata, per oltre 15.000 unità.

Fondi per la ricostruzione post
terremoto –
Sono stati stanziati 3 milioni di euro, 1 per ciascun anno dal
2017 al 2019 finalizzati alla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto ed
individuate nella così detta “zona franca urbana” delle Regioni di Marche,
Abruzzo, Lazio e Umbria.

Zecca dello Stato – Stop al conio
delle monete da 1 e 2 centesimi.

Altri contenuti della Manovra convertita in Legge definitivamente il 15.06.2017
riguardano:

  • prestito
    Alitalia;
  • trasporti
    pubblici – rimborsi in caso di ritardi;
  • obbligo
    permanente di ricorso alla mediazione civile con particolare riferimento alle
    cause civili di condominio, successioni ed assicurazioni;
  • norme
    salva musei;
  • vincite
    lotterie.
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