I cittadini che hanno perso o avuto danneggiata la propria
auto o il proprio veicolo a causa dei gravi episodi di maltempo nel dicembre
2017 possono presentare le domande di risarcimento a partire dal prossimo 21
novembre e fino al 31 dicembre:

http://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/notizie-in-evidenza/maltempo-2017-risarcimento-per-le-auto-e-i-veicoli-privati-la-regione-interviene-con-risorse-proprie-per-1-milione-di-euro

 

La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna ha stanziato 1
milione di euro (prelevato dal proprio fondo di riserva) per risarcire i
privati che hanno perso un’auto o un altro veicolo registrato al Pra (Registro
automobilistico pubblico) e che hanno provveduto a segnalare il danno con
l’apposita scheda di ricognizione.

In tutto si tratta di 129 mezzi: 93 a Reggio Emilia, 11 sia
a Modena che a Forlì-Cesena, 8 a Parma, 4 a Piacenza e 2 a Bologna.

 

L’indennizzo potrà riguardare sia la riparazione di quelli
danneggiati, sia la sostituzione dei veicoli distrutti con altri equivalenti.
Chi non avesse ancora provveduto agli interventi di sistemazione o al nuovo
acquisto, avrà tempo per farlo fino al 31 luglio 2019.

 

Il rimborso arriverà fino ad un massimo di 25 mila euro e
sarà commisurato al valore minimo tra la spesa sostenuta e il valore
commerciale del bene alla data dell’evento calamitoso (definito secondo il
listino ufficiale Eurotax Giallo del mese di dicembre 2017).

 

Come fare per avere
l’indennizzo

La domanda di contributo può essere consegnata a mano,
spedita con raccomandata o all’indirizzo di posta elettronica certificata pec
del Comune dove è stato segnalato il danno. Il modulo per la richiesta sarà
disponibile anche online sul sito della Protezione civile:

http://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/argomenti/piani-sicurezza-interventi-urgenti/ordinanze-piani-e-atti-correlati-dal-2008/eccezionali-eventi-meteorologici-verificatisi-nei-giorni-dall8-al-12-dicembre-2017

 

Al massimo entro metà febbraio 2019, i Comuni provvederanno
all’istruttoria delle domande che sarà quindi trasmessa alla Regione, per
definire il contributo massimo concepibile. Le relative somme saranno quindi
liquidate a favore dei Comuni, cui spetta il compito di effettuare l’erogazione
ai cittadini.

 

Fonte: CNA
Emilia-Romagna; Regione Emilia-Romagna.