Obbligatori il manuale e il registro di autocontrollo per la prevenzione ed il controllo delle legionellosi nelle strutture residenze anziani, turistico-ricettive e termali. 

 

Per legionella si
intende un batterio aerobio definito gram-negativo di cui si conoscono molte
specie tra cui la più pericolosa è la Legionella pneumophila che può causare:

 

– Febbre di Pontiac,
caratterizzata da una sintomatologia similinfluenzale che si risolve spontaneamente
in 2-5 giorni;

– Polmonite da
Legionella (altresì detta Legionellosi), che si manifesta con febbre alta,
tosse non produttiva, mialgia, dolori toracici e addominali, difficoltà
respiratoria e possibile interessamento di altri organi o apparati (renale,
gastrointestinale, sistema nervoso centrale), la letalità media è del 10%;

– Forme extrapolmonari,
molto rare, a diversa localizzazione d’organo.

 

 Il batterio prolifera
negli ambienti acquatici naturali, risalendo poi a quelli artificiali come le
tubature e gli impianti idrici dei centri abitati (lavabi, docce, serbatoi,
piscine, fontane) e gli impianti di condizionamento. Contrarre la legionellosi è, quindi, un rischio insito in diversi
ambienti che, per questo motivo, necessitano di una corretta valutazione del
rischio legionellosi e di misure preventive per impedire la proliferazione del
batterio.


Le LINEE GUIDA REGIONALI (Emilia Romagna) PER LA
SORVEGLIANZA E IL CONTROLLO DELLA LEGIONELLOSI 
06/2017 Protocollo n. PRC/08/12453 attribuiscono l’obbligo di procedere
alla valutazione del rischio legato all’infezione da legionella con conseguente
obbligo di elaborare il relativo documento ai fini dell’autocontrollo per le
seguenti tipologie di attività:

  • strutture sanitarie, socio-sanitarie e
    socio-assistenziali
  • strutture turistico recettive (alberghi, hotel,
    pensioni, campeggi, residence, agriturismi, bed&breakfast , soggiorni di
    vacanza, affittacamere, navi da crociera etc.)
  • strutture termali
  • strutture ad uso collettivo (impianti sportivi e
    ludici, palestre, centri commerciali, fiere, esposizioni, centri benessere,
    etc.)
  • riunito odontoiatrico

Tale documento dovrà specificare:

– la nomina di un responsabile per la gestione
del rischio
che comprenda la valorizzazione della politica di prevenzione e
l’applicazione delle misure di controllo;

– valutazione del rischio mediante
un’attenta analisi delle condizioni di normale funzionamento dell’impianto
idrosanitario al fine di individuarne i punti critici;

– ispezione della struttura (mappa della
rete idrica e rilevazione punti di condizionamento);

– gestione dell’eventuale rischio rilevato
derivante dall’impianto idrosanitario creando le misure correttive necessarie
al ridurre al minimo il rischio evidenziato;

– dovrà inoltre essere istituito il “Registro
degli interventi”,
cioè un documento riassuntivo degli interventi di
manutenzione ordinari e straordinari sugli impianti idrici e di
climatizzazione.

 

Dovranno essere eseguiti
da laboratorio accreditato dei campionamenti all’anno
per la ricerca ed il
conteggio della legionella sui punti critici dell’impianto idrico e di
climatizzazione identificati nel processo di valutazione dei rischi. Si dovrà
procedere alla formazione ed
informazione del personale
coinvolto nel controllo e nella prevenzione
della legionellosi.

 

La periodicità
dell’analisi del rischio e la rielaborazione del Documento deve essere
effettuata
regolarmente, in base
alla categoria di rischio e ogni volta che sia legittimo pensare che la
situazione si sia modificata
(ad esempio: ristrutturazioni, manutenzione
straordinaria ecc.). L’analisi deve, comunque, essere rifatta ad ogni
segnalazione di un possibile caso di legionellosi.

 

Per maggiori informazioni contattare:

TECNA srl | T. 0521/030551 | E-mail: info@tecnaparma.it

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