Un pomeriggio che ha voluto essere di confronto, di formazione ed
informazione su una tematica particolarmente attuale quale quella delle
modifiche introdotte in tema di mercato del lavoro dalla Legge di Stabilità
2016, ma anche per capire per voce di chi rappresenta la Regione Emilia
Romagna, quali saranno le prospettive e i piani di intervento in materia a
livello locale.

 

Per questo CNA, Ecipar insieme all’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Parma hanno organizzato, ieri
31 marzo, nell’Auditorium del Hotel Parma & Congressi, un incontro di
approfondimento aperto al pubblico intitolato “Legge di Stabilità 2016: le
modifiche dei contratti, gli incentivi per le aziende, i decreti attuativi.
Prospettive e piani di intervento in Emilia Romagna”. Oltre 150 i presenti,
tra consulenti e imprenditori.

 

Tra i capitoli di maggior rilievo della Legge di Stabilità 2016 per il
mondo produttivo rientrano senza dubbio gli sconti fiscali alle imprese e gli
incentivi sugli investimenti, così come il “pacchetto lavoro” che, sebbene meno
ricco di quello presentato nella Legge dello scorso anno, procede sulla stessa
linea.

Vale la pena citare, per esempio, la proroga in misura ridotta degli
incentivi contributivi per le assunzioni a tempo indeterminato, la tassazione
agevolata dei premi di produttività, la deducibilità IRAP per il lavoro
stagionale, le novità per il cosiddetto rientro dei cervelli, un nuovo bonus in
busta paga (questa volta per i rappresentanti delle forze dell’ordine), e le
numerose misure di conciliazione lavoro famiglia.

 

Dopo i saluti introduttivi di Gualtiero
Ghirardi
, Presidente CNA Parma, e di Maurizio
Musso
, Presidente Ordine Consulenti del Lavoro di Parma, hanno avuto luogo
gli interventi, moderati da Elisa Pau,
Responsabile Area Consulenza Sixtema Spa, di Eufranio Massi, esperto di diritto del lavoro, Paola Cicognani, Responsabile Servizio Area Lavoro Regione Emilia
Romagna, Stefano Di Niola,
Responsabile Dipartimento Relazioni Sindacali CNA.

 

Un evento che si è tenuto a qualche giorno di distanza dalla
divulgazione dei dati sull’occupazione nelle piccole e micro imprese elaborati
dall’Osservatorio Nazionale sul Mercato
del Lavoro di CNA
da cui è emerso che, dopo anni di difficoltà, gli ultimi
dati elaborati affermano che nelle micro e piccole imprese i nuovi posti di
lavoro (contratti a tempo indeterminato, a tempo determinato, di apprendistato)
marciano a un ritmo quattro volte superiore rispetto al prodotto interno lordo
italiano.

L’analisi prende in considerazione mensilmente l’andamento
occupazionale in un campione di 20.500 micro e piccole imprese con 125mila
dipendenti. A febbraio 2016 l’occupazione nelle micro e piccole imprese è
cresciuta dello 0,4 per cento su gennaio e del 2,5 per cento su febbraio 2015,
l’aumento mensile più elevato degli ultimi quindici mesi. Tutto questo a fronte
di un incremento del Pil che nell’intero 2015 si è fermato allo 0,7 per cento.
L’incremento su base annua scaturisce dalla forte diminuzione delle cessazioni
(-5,9 per cento) che ha superato la variazione, a sua volta negativa, delle
assunzioni (-4,4 per cento). Tra febbraio 2015 e febbraio 2016 sono cresciuti
gli occupati a tempo determinato (+63,7 per cento) e gli apprendisti (+14,3 per
cento) mentre risultano in calo gli occupati a tempo indeterminato (-2,3 per
cento). Questi dati confermano ancora una volta, che nelle micro e piccole
imprese la stabilità dell’occupazione rimane un elemento fondativo e
strutturale: riguarda, infatti, l’87,8 per cento dei contratti.

 

Segnale molto importante, dopo anni che ci hanno
abituato a dati negativi.