I Presidenti CNA dei territori di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena si sono confrontati con Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia Romagna in merito alle infrastrutture del territorio. Si è tenuto ieri a Parma, davanti ad una numerosa assemblea di imprenditori, il confronto tra i rappresentanti di CNA Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena (rispettivamente Massimiliano Barilli, Paolo Giuffredi, Giorgio Lugli, Claudio Medici) che insieme al Presidente di CNA Emilia Romagna, Dario Costantini e il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini. Il tema delle infrastrutture è stato il contenuto portante dell’Assemblea regionale dell’Associazione che si è tenuta lo scorso ottobre a Bologna nel corso della quale il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini si era reso disponibile per affrontare, sui territori le criticità che la mappatura di CNA (scaricabile integralmente dal sito www.cnaemiliaromagna.it) aveva messo in evidenza.

Si è parlato dei poli logistici (gli interporti dei quattro capoluoghi di provincia su cui sono stati stanziati fondi per manutenzioni e adeguamenti), i ponti (basti pensare alla chiusura del ponte tra Casalmaggiore e Colorno o alle necessarie manutenzioni del ponte sul Taro sulla via Emilia o di quello sul Po tra Cremona e Castelvetro) e ovviamente le principali arterie stradali (come il corridoio plurimodale Tirreno-Brennero, l’autostrada regionale Cispadana o la bretella Campogalliano-Sassuolo).

Il Presidente di CNA Regionale, Dario Costantini ha affermato: CNA Emilia Romagna ha elaborato una “radiografia” dello stato in cui versano attualmente le nostre infrastrutture. Provincia per provincia è stato tracciato un elenco di priorità per quanto riguarda poli logistici, la grande rete e la rete di base. Con l’obiettivo di un confronto aperto e costruttivo con la Regione, abbiamo accettato l’invito del Presidente Bonaccini ad organizzare incontri territoriali attraverso i quali affrontare, una ad una, le 96 priorità l’Associazione ha ritenuto critiche e su cui ci attendiamo risposte rapide e concrete>>.

Massimiliano Barilli, Vice Presidente di CNA Piacenza ha dichiarato – <<Un’iniziativa di confronto promosso dalle CNA di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena sul tema strategico delle infrastrutture del nostro Paese. Sarà l’occasione per evidenziare i problemi e le possibili soluzioni in ambito infrastrutturale per i territori; in particolare per quello di Piacenza che, data la sua collocazione geografica, il suo sviluppo produttivo e industriale, e la sua forte vocazione logistica rischia di essere contemporaneamente una risorsa e un limite al proiettarsi emiliano-romagnolo verso il mercato dell’Europa continentale,  se lo sviluppo economico non  sarà  accompagnato da un adeguato ammodernamento della rete infrastrutturale>>.

Il Presidente di CNA, Parma Paolo Giuffredi ha affermato che “Per quanto concerne la TiBre autostradale, al momento questo tratto di infrastruttura terminerà nella la campagna della bassa parmense non essendo previsto, o meglio essendone stata declassata la priorità, il completamento di una infrastruttura che da sempre Cna Parma reputa utile e strategica, oltre che per il territorio, in particolare per il collegamento viario diretto tra i porti del Tirreno e quelli del nord Europa. Prosegue affermando che “per quanto riguarda i ponti, nella provincia di Parma ne sono stati censiti 954, dei quali 857 non sono in buona salute”, ricorda “che la sola chiusura del ponte tra Colorno e Casalmaggiore è costata a pendolari ed aziende 52 milioni di Euro l’anno. Solo questo dovrebbe far riflettere i teorici dei no a prescindere.

Si sofferma poi sul raddoppio della Pontremolese affermando che “ è una linea strategica sia per il trasporto merci che per il trasporto persone, perché per il trasporto merci è  il collegamento ideale con la TiBre ferroviaria per un collegamento diretto con il terminal
merci di S. Stefano Magra e con i porti del Tirreno,  per il trasporto persone sarebbe una alternativa importante al nodo bolognese in particolare nei momenti di grande congestione o in caso di necessità per la gestione di situazioni emergenziali.
Termina auspicando che “il recente accordo sottoscritto per la collaborazione commerciale con l’aeroporto di Bologna sia il primo passo concreto per il consolidamento ed il rilancio dello scalo di Parma in un’ottica di collaborazione e di rete regionale”.

Giorgio Lugli, Presidente di CNA Reggio Emilia ha affermato: <<La stazione AV Mediopadana, baricentrica rispetto a un’area vasta di oltre due milioni di cittadini. Inaugurata nel 2013, oggi movimenta quasi 4000 passeggeri al giorno. A fronte di un esempio positivo, l’autostrada cispadana rappresenta invece un progetto fondamentale per un territorio ampio, fermo da troppo tempo: il primo progetto preliminare elaborato dalla Regione Emilia-Romagna risale al 1986, ossia a 33 anni fa>>.

In Emilia-Romagna – ha affermato il Presidente di CNA Modena, Claudio Medici – si produce gran parte del benessere del nostro Paese. Proprio per questo l’Emilia-Romagna merita un’attenzione particolare: un investimento fatto qui è un investimento
per la nazione. E’ così non solo per ragioni economiche, ma anche per evidenti ragioni geografiche: la nostra Regione è baricentrica rispetto ai principali traffici.

Il nostro è quindi un ruolo fondamentale, malgrado le singole difficoltà individuali. Modena, ad esempio, denuncia pesanti problemi, in modo particolare per quello che riguarda le vie di accesso alla città, dove, nelle ore più calde, non è inusuale impiegare anche oltre un’ora per percorrere una dozzina di chilometri. Nella mia relazione cito alcuni interventi per risolvere determinate criticità: una gronda che colleghi Castelfranco Emilia a Modena per decongestionare la via Emilia, un adeguamento della Statale Abetone-Brennero,
la trasformazione, in un’ottica di sostenibilità ambientale, della ferrovia per Sassuolo in una linea ferro tranviaria che arrivi sino a Carpi. Ma, al di là dei singoli interventi, credo che sia necessario ribadire che iniziative come quella di questa sera, come quella di sabato scorso a Bologna, non sono contro qualcuno, ma per qualcosa: per le nostre comunità, per la nostra Regione, per il nostro Paese>>.

L’Assessore Donini ha ricordato che «sono stati messi in cantiere lavori per un miliardo di euro di finanziamenti regionali, e che sono pronti altri 5 miliardi per opere pubbliche che attendono soltanto di essere realizzate, e in alcuni casi di avere il via libera del Governo». La stessa autostrada Cispadana, da Reggiolo a Ferrara con il collegamento fra A13 e A22, ritenuta opera strategica insieme con il passante di Bologna, è già prevista e in parte finanziata dalla Regione, «ma a realizzarla deve provvedere la società che si è aggiudicata la gara per il project financing».

Ha concluso l’incontro l’intervento del Presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini: “Ribadiamo la nostra richiesta al Governo di cambiare strategia economica, rilanciando gli investimenti e una politica industriale di sostegno alle imprese e al lavoro. In caso contrario – chiude Bonaccini – anche la situazione in Emilia-Romagna è destinata a peggiorare, cosa che per parte nostra tenteremo di scongiurare insieme a territori e parti sociali”.

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Video integrale dell’evento

Video interviste ai presidenti delle CNA e della Regione Emilia Romagna

Video presentazione “Infrastrutture e territorio: CNA si confronta con Stefano Bonaccini”