Con la pubblicazione in G.U. della L. 21 febbraio 2014, n. 9
di conversione del decreto “Destinazione Italia” ha trovato una soluzione
positiva il problema che segnalavamo in questo precedente articolo:

http://www.cnaparma.it/news/items/terzo-responsabile-un-altro-pasticcio-ai-danni-delle-piccole-imprese.html

A causa di un’infelice formulazione di una norma nazionale
che definiva il terzo responsabile come “la persona giuridica che, essendo in possesso dei requisiti
previsti dalle normative vigenti e comunque di capacità tecnica, economica e
organizzativa adeguata al numero, alla potenza e alla complessità degli
impianti gestiti…
” c’era il concreto rischio che ditte individuali e
società di persone fossero tagliate fuori da questa attività; una previsione
del tutto contraria al buon senso e oltretutto una discriminazione che non
avrebbe avuto  alcuna giustificazione
tecnica. Almeno questo pasticcio ha avuto una felice conclusione: infatti,
nell’iter di conversione del decreto “Destinazione Italia”, un emendamento ha
introdotto una modifica della definizione di “terzo responsabile” contenuta nel
comma 52 dell’Allegato A del Decreto legislativo 19 agosto 2005, n.192 che va
nel senso richiesto dalla CNA: non si parla più di “persona giuridica” ma il
terzo responsabile viene ora definito come “l’impresa” che, essendo in possesso dei requisiti
previsti ecc.”

Anche in questa
partita
– ha dichiarato Carmine
Battipaglia
, Presidente Nazionale CNA Installazione e Impianti – la CNA ha giocato un ruolo da protagonista
sapendo coalizzare, attorno ai legittimi interessi della categoria, un largo
consenso da parte delle forze politiche sia di maggioranza, che di opposizione.
Nel ringraziare i parlamentari che hanno saputo e voluto ascoltare le nostre
ragioni
– ha proseguito Battipaglia – sarà
ora importante segnalare con urgenza questa modifica della definizione di terzo
responsabile a quegli amministratori di condominio che negli ultimi tempi hanno
revocato contratti in essere di terzo responsabile ad imprese individuali,
sollecitandoli ad adeguarsi alla nuova previsione di legge
”.