Sulla base del Comunicato stampa, diramato a fine seduta, in materia di IMU sono state fornite anticipazioni che possiamo riassumere come segue:

 

– per il 2013 non verrà pagata l’IMU in riferimento alla prima casa, ai terreni agricoli e ai fabbricati rurali;

 

– gli interventi immediati per la copertura finanziaria derivante dall’abolizione della prima rata sono già previsti nel decreto;

 

– con un decreto legge contestuale alla legge di stabilità dell’ottobre prossimo verrà abolita anche la seconda rata IMU;

 

– a partire dal 2014 entrerà in vigore la cosiddetta “Service Tax”.

 

Il percorso
per l’eliminazione dell’Imu non è immediato, la cancellazione definitiva
dell’imposta passerà per tre fasi distinte.

 

Per le abitazioni principali, i
terreni agricoli e le case rurali avremo l’abolizione da subito della rata di
Giugno che era stata fin qui congelata, viene quindi prevista anche l’eliminazione
della rata di dicembre con un preciso impegno politico che dovrà trovare
concreta attuazione con un prossimo decreto da collegare in ottobre alla Legge
di Stabilità (Legge Finanziaria).

 

La terza
fase verrà avviata dal 1° gennaio 2014 con la definitiva eliminazione del
tributo e l’avvio della nuova tassa comunale ancora in cerca di una definitiva
denominazione (Service Tax?) che dovrebbe comprendere altre imposte legate ai
servizi dei Comuni.

 

L’eliminazione
dell’Imu per la prima casa sembra quindi certa, anche se fanno eccezione le
abitazioni di tipo signorile e le relative pertinenze che vengono considerate
dal Governo indicative di una maggiore capacità contributiva; l’abolizione
dell’imposta non dovrebbe quindi riguardare le abitazioni classificate nella
categoria A1, le abitazioni in villa classificate in A8, i castelli  ed i palazzi di elevato pregio storico od
artistico classificati nella categoria catastale A9.

 

Per le
Imprese e Professionisti va segnalata la previsione di deducibilità al 50% dell’Imu dalle
imposte, fatta eccezione per l’Irap, ma con esclusivo riferimento all’imposta
gravante sugli immobili strumentali utilizzati per l’attività con decorrenza
dal periodo d’imposta in corso al 31.12.2013 e con riferimento anche alla rata
pagata precedentemente alla data di entrata in vigore della legge.

 

Per le
imprese Edili arriva l’esenzione dal versamento della seconda rata per gli
immobili costruiti ma che sono rimasti invenduti, i cosidetti “beni merce”; in
questo caso l’esenzione dal tributo dovrebbe valere per tutta la durata in cui
gli immobili mantengono questa condizione mentre nel caso in cui fossero
destinati alla locazione dovrebbero pagate l’Imu.

 

Il decreto
interviene anche sulla tassazione degli affitti immobiliari alleggerendo
l’aliquota della Cedolare secca che passa dal 19% al 15% per le locazioni a
canone concordato mentre per le locazioni a canone libero l’aliquota del 21%
rimane inalterata. La disposizione rende quindi più appetibile per i
proprietari la tassazione sul reddito a fronte della scelta di canoni più bassi
che avvantaggerebbe anche gli inquilini.

Concludendo,
con l’impegno di intervenire per i necessari chiarimenti ed approfondimenti,
viene confermato che l’operazione Imu dovrebbe essere realizzata senza il
paventato aumento del costo della benzina o con l’introduzione di altri
balzelli, vedremo.