Maltempo.
Il presidente Bonaccini ha firmato la richiesta di stato di emergenza nazionale
per le grandinate e il maltempo del mese scorso. Ad una prima stima i danni
ammontano a 27 milioni di euro. L’assessore Gazzolo: “Situazione aggravata
dalle precipitazioni di ieri. La prossima settimana i tecnici del Dipartimento
Nazionale di protezione civile in Emilia-Romagna per i sopralluoghi sul
territorio”


L’Agenzia regionale per la Protezione civile,
in collaborazione con i propri servizi territoriali e i Comuni interessati,
stila il bilancio dei danni causati dei violenti nubifragi che si sono
abbattuti su vaste aree del territorio regionale al patrimonio pubblico, ai
beni privati e alle attività produttive e agricole


Ammontano a 27 milioni
di euro i danni
al patrimonio pubblico, ai beni privati e alle
attività produttive e agricole provocati dalle eccezionali avversità
atmosferiche, con violente grandinate, fortissimi venti e allagamenti, che
hanno colpito varie zone del territorio dell’Emilia-Romagna nelle giornate di
martedì 11 e sabato 22 giugno scorsi. Una situazione aggravata dalle
precipitazioni che ieri hanno colpito in particolare le province di Parma e
Piacenza.

È
la stima provvisoria
indicata nella relazione che accompagna la richiesta di dichiarazione di stato
di emergenza nazionale firmata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e
inviata al presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, e al
Capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli. Sarà a
breve integrata alla luce degli eventi meteo avvenuti ieri pomeriggio, appena
ultimata la relativa conta dei danni.

A
tracciare un primo bilancio delle criticità causate dei violenti nubifragi che
si sono abbattuti su vaste aree del territorio regionale è stata l’Agenzia regionale per la Protezione
civile
, in collaborazione con i propri servizi territoriali e i
Comuni interessati.

In
dettaglio, la ricognizione preliminare ha individuato la richiesta di 358 interventi urgenti e
di somma urgenza per il ripristino delle strutture e del patrimonio pubblico,
parte dei quali già eseguiti, per oltre 16,5
milioni di euro
. A ciò si aggiungono 287 segnalazioni di danni al patrimonio
privato
(rottura infissi, coperture, lucernai, parabrezza
automobili, ecc.) per una cifra complessiva superiore a 4,2 milioni di euro,
oltre ad un “conto” di 6,2
milioni di euro per le perdite subite dalle attività produttive ed agricole.

“Come
avevamo promesso- sottolinea l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo– grazie all’impegno
del personale dell’Agenzia abbiamo completato in tempi rapidi una prima
ricognizione di danni per rappresentare al Governo l’entità delle conseguenze
provocate dai violenti episodi di maltempo del mese scorso, a cui nei prossimi
giorni si aggiungeranno quelli registrati in seguito ai temporali di ieri
pomeriggio. Già la prossima settimana- conclude Gazzolo- i tecnici del
Dipartimento Nazionale di protezione civile saranno al lavoro per i
sopralluoghi sul territorio, necessari a chiudere l’istruttoria tecnica: una
volta ultimata, chiediamo al Governo di dichiarare lo stato di emergenza
nazionale per avviare gli interventi più urgenti e stanziare le risorse per un
primo rimborso dei danni a privati e imprese”.   

 

La situazione

 
Gli episodi più gravi di
maltempo del mese scorso si sono concentrati soprattutto nel giorno 22, con violentissime grandinate
che si sono abbattute su varie parti del territorio regionale, da Parma fino alla Romagna, interessando
anche le province di Modena,
Reggio Emilia e Bologna
. In particolare, nel capoluogo
regionale le abbondanti precipitazioni e la grandine con chicchi grossi come
noci ha danneggiato migliaia di auto private, nonché provocato allagamenti di
cantine e garage. Le violentissime raffiche di vento hanno provocato gravi
problemi alla circolazione ferroviaria sulla linea Bologna-Verona e disagi
sulla line Alta velocità Bologna-Milano.

In Romagna a farne le spese è stata soprattutto
l’agricoltura, con grandine e vento che hanno provocato ingenti perdite ai
frutteti, manche ai vigneti e al grano soprattutto nelle campagne del
ravennate.  Le località più colpite sono Sant’Agata, Conselice, Alfonsine,
Fusignano, Bizzuno e San Potito. Le grandinate hanno provocato anche il
ferimento una quarantina di persone, una metà nel modenese e l’altra ventina
nel bolognese. 

 

Fonte – Ufficio stampa Regione Emilia Romagna