Fisco: le novità in pillole della legge di Bilancio 2017


Il Consiglio dei Ministri del 15 ottobre 2016 ha varato la
manovra per il 2017 composta dalla Legge di Bilancio e da un decreto legge
collegato. Se ne parlava già da tempo e ora, nella parte riservata alla
fiscalità, arriva l’abolizione di Equitalia
con contestuale rottamazione delle cartelle.

 

Con la una norma
inserita nel decreto legge, in sintesi, si prevede l’abolizione dell’ente di riscossione
o, meglio, l’avvio del processo di abolizione che dovrebbe concludersi nei prossimi  sei mesi, con l’attribuzione delle sue attuali
competenze all’Agenzia delle Entrate e
conseguente riduzione degli oneri  di riscossione che gravano sul contribuente.

 

Questa operazione comporta necessariamente lo smaltimento dell’enorme carico pregresso di atti che Equitalia ha ancora da incassare con una
sorta di rottamazione delle cartelle che abbuonano in tutto o in parte le more,  gli interessi e, mentre sulle sanzioni si
attende di leggere la bozza definitiva del decreto legislativo.

 

Altre novità riguardano:

 

– l’aliquota IRES  passa dal 27,5€ al 24%;

– l’introduzione dell’IRI, un’imposta simile all’IRES, di cui eredita anche l’aliquota del 24%, per le imprese individuali e le società di persone in contabilità ordinaria, oltre che le S.r.l. a tassazione per trasparenza;

– dovrebbe essere prevista l’applicazione del principio di cassa per le imprese in contabilità semplificata;

– l’eliminazione della tassazione IRPEF, nel triennio 2017-2019, per le imprese agricole che pertanto non pagheranno alcuna imposta sui redditi dominicali ed agrari dei terreni;

– il superamento degli studi di settore che lasceranno il posto agli indicatori di compliance con un regime premiale che potrà spingersi fino all’eliminazione dei controlli sui contribuenti virtuosi;

– la riapertura della voluntary disclosure, fino al 15 novembre  2017, però, con alcune novità in particolare, si prospetta l’introduzione di nuove aliquote del 35% sui versamenti bancari che non possono essere giustificati come reddito e del 15% sui prelievi che non si riesce a classificare come personali o meno;

– la proroga del super-ammortamento del 140% sull’acquisto di beni strumentali;

– introduzione dell’iper-ammortamento, ovvero una maggiorazione dell’ammortamento al 250% sull’acquisto di beni strumentali e immateriali (software) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa;

 

Viene prevista anche
una misura per l’aumento della detrazione
di imposta per tutti i pensionati al fine di uniformare la no tax area a quella dei lavoratori dipendenti (attualmente fissata
a 8.125 euro).

 

Per il capitolo incentivi arriva la proroga, a tutto il 2017, della detrazione IRPEF del 50% sulle spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e non cambieranno le regole né le soglie di spesa (attualmente fissate a 96.000 euro annui). Invece, ciò che cambia è l’ecobonus del 65%, la proroga vale dal 2017 al 2021 e se l’intervento interesserà l’intero involucro dell’edificio, il contribuente potrà ottenere uno sconto “maggiorato”.

 

In quest’ultimo caso, infatti, la percentuale sale al 70% se gli interventi avranno un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’intero edificio e al 75% se il lavoro sarà finalizzato a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva.

 

In arrivo anche il c.d. sismabonus, ovvero una detrazione “base” del 50% per le spese sostenute al fine di adeguare gli immobili che ricadono in zone ad alta pericolosità sismica alle misure antismiche. Anche qui la percentuale sale al 70% e all’80% (75% e 85% per l’intero condominio) se gli interventi aumentano la classe di rischio, rispettivamente, a quella immediatamente più elevata ovvero a due classi di rischio inferiore.

 

Chiudiamo segnalando, tra le altre misure, il rifinanziamento della nuova Sabatini e l’incremento delle agevolazioni per le startup