La Regione Emilia-Romagna ha individuato in una nota
illustrativa, inviata a tutti i comuni coinvolti, le modalità relative alle
richieste di rimborso da effettuare In seguito all’ordinanza del Capo della
Protezione Civile pubblicata in Gazzetta Ufficiale 20 agosto u.s.

 

I danni causati dal maltempo nel periodo 2013/2015 sono
stati ingenti per la Provincia di Parma, la più colpita tra le provincie della
regione, con 72,8 milioni di euro di danni, individuati sulla base di circa
1.300 segnalazioni, delle quali 1.148 relative a beni di privati (43 milioni di
euro) e 146 alle imprese (oltre 30 milioni di euro).

 

Paola Gazzolo, Assessore alla difesa del suolo e della
costa, protezione civile e politiche ambientali e della montagna, ha dichiarato
che “Entro un mese verrà definito il percorso per le imprese che, come
previsto dal Governo, si concluderà nel 2017”.

 

Di seguito la comunicazione della Regione:

 

http://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/primo-piano/maltempo-2013-2015-allemilia-romagna-45-milioni-per-i-danni-alle-abitazioni-domande-fino-al-29-settembre

 

AGENZIA STAMPA REGIONE EMILIA ROMAGNA  DEL 22
AGOSTO 2016 “Maltempo 2013/2015. All’Emilia-Romagna 45 milioni per i danni alle
abitazioni, domande fino al 29 settembre”.


In Gazzetta Ufficiale l’ordinanza che fissa tempi e
modi per i rimborsi. Già inviata dalla Regione una nota illustrativa a tutti i
comuni coinvolti. Per le abitazioni danneggiate indennizzi fino a 150 mila, per
quelle distrutte o da delocalizzare fino a 187.500 euro. L’assessore Gazzolo:
” Entro un mese verrà definito il percorso per le imprese che, come
previsto dal Governo, si concluderà nel 2017″


Bologna – Ci sarà tempo fino al 29
settembre
per presentare le domande di rimborso, accompagnate da relativa
perizia asseverata, per i danni subiti dai privati in seguito alle cinque
emergenze nazionali
che hanno interessato l’Emilia-Romagna tra il 2013 e
il 2015
e già segnalati nelle ricognizioni successive a ciascun evento. A
disposizione, per l’intero territorio emiliano-romagnolo, ci sono 45 milioni
di euro
.


Lo stabilisce l’ordinanza del Dipartimento nazionale di protezione civile
pubblicata sabato 20 agosto in Gazzetta Ufficiale che, dando attuazione alla
delibera approvata dal Governo a fine luglio, detta tempi e modalità operative
dell’iter per  i risarcimenti.

 

Per quanto riguarda le abitazioni
danneggiate, gli indennizzi saranno riconosciuti fino a un massimo di
150 mila euro
; il tetto salirà a 187 mila 500 euro per le
case distrutte o da delocalizzare, destinate ad abitazioni principali del
proprietario alla data dell’evento, con l’aggiunta di 10 mila euro “una tantum”
per le demolizioni, se necessarie. I beni mobili non registrati come arredi o
elettrodomestici, situati in abitazioni distrutte o allagate, saranno risarciti
fino a 1.500 euro.


Nei prossimi 40 giorni i cittadini interessati potranno avanzare l’istanza di
contributo al Comune, nel cui territorio si trovano l’immobile o i beni
interessati.

 

Entro il mese di ottobre i
municipi dovranno ultimare l’istruttoria e i controlli sulle domande
pervenute, quindi la Regione definirà il rimborso massimo concedibile per
ciascuna richiesta sulla base delle risorse disponibili: per le abitazioni
principali sarà riconosciuto fino all’80% del valore minimo tra quello
comunicato in fase di prima ricognizione dei danni, nelle settimane successive
all’evento emergenziale, e quello indicato nella perizia asseverata; per le
seconde case sarà fino al 50%.


Ultimata l’attività regionale, la proposta sull’ammontare dei risarcimenti
verrà trasmessa al Dipartimento nazionale di protezione civile per la
successiva approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.


I rimborsi saranno liquidati entro la fine dell’anno: verranno depositati su
appositi conti correnti nominativi di futura attivazione presso istituti di
credito convenzionati.

 

“Già oggi è stata
spedita a tutti i Comuni interessati una nota informativa predisposta dalla
Regione sulle modalità operative da seguire per dare da subito risposte certe e
univoche ai cittadini
”, sottolinea Paola
Gazzolo
, assessore regionale alla Protezione civile. “La tempistica per
i rimborsi ai privati definita a livello nazionale è stringente, per cui
vogliamo assicurare immediata e piena operatività: con appositi incontri in
ogni territorio i funzionari regionali illustreranno nel dettaglio ad
amministratori e tecnici dei municipi gli aspetti del procedimento di loro
competenza”. “Non possiamo permetterci ritardi –
conclude Gazzolo
serve garantire massima efficienza e collaborazione da parte di tutti
per rispondere alle legittime attese di chi ha subito le gravi conseguenze del
maltempo”.


Per quanto riguarda i risarcimenti
alle attività produttive
, anch’essi disciplinati dall’ordinanza pubblicata
in Gazzetta Ufficiale, questi seguiranno un iter più complesso destinato a
concludersi nel 2017. La procedura è stata posta in capo alla Regione
che nei prossimi 30 giorni dovrà definire la struttura interna incaricata di
istruire le pratiche ed elaborerà la proposta di modulistica da sottoporre al
via libera del Dipartimento nazionale. Nei 40 giorni successivi alla sua
approvazione, gli interessati potranno presentare le domande di rimborso. 

 

Le emergenze maltempo


Sono cinque gli eventi
meteorologici eccezionali che si sono succeduti tra marzo 2013 e settembre
2015
in Emilia-Romagna, ai quali si applicano le disposizioni sui
risarcimenti dei danni deliberate dal Consiglio dei Ministri. Di seguito sono
indicati nel dettaglio.


Nella primavera 2013 il maltempo ha coinvolto tutte le province; dall’ultima
decade di dicembre 2013 al 31 marzo 2014 sono stati colpiti i territori di
Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Rimini; dal 4
al 7 febbraio 2015 in tutte le province si sono verificate nevicate, dissesti e
mareggiate; il 13 e 14 ottobre 2014 e il 13 e 14 settembre 2015 piogge
eccezionali hanno interessato Parma e Piacenza. 

 

I danni subiti


Sono in tutto 4.177 le
segnalazioni di danni prodotti dalle cinque emergenze che hanno interessato
l’Emilia-Romagna tra il 2013 e il 2015, per un totale di circa 170 milioni
di euro
: 3.079 riguardano abitazioni principali o secondarie, per 90,6
milioni, e 1.098 le attività produttive, per 78,5 milioni.

 

La provincia dove il maltempo ha
avuto le conseguenze più rilevanti è Parma, con 72,8 milioni di euro di
danni, individuati sulla base di circa 1.300 segnalazioni: 1.148 relative a
beni di privati (43 milioni) e 146 alle imprese (oltre 30 milioni).

 

Seguono Piacenza, con danni
per 29,8 milioni (671 segnalazioni di privati, per oltre 12,5 milioni e 173 di
aziende, per 17,3 milioni); Modena, con 19,1 milioni (104 segnalazioni
di privati per 14,4 milioni e 36 di imprese per 4,7 milioni) e Forlì-Cesena,
con 14,8 milioni (486 segnalazioni di privati, per oltre 6 milioni, e 235 di
attività produttive, per oltre 8 milioni).

 

Nella provincia di Ravenna i
danni ammontano a 10,7 milioni (183 segnalazioni di privati, per 1,46 milioni,
e 210 di imprese, per oltre 9,2 milioni); a Reggio Emilia sono di 8
milioni e mezzo (141 segnalazioni di privati, per 4,35 milioni, e 96 di
aziende, per quasi 4,2 milioni). Anche a Rimini i danni superano gli 8
milioni (225 segnalazioni di privati, per più di 5,8 milioni, e 98 di aziende,
per 2,33 milioni), mentre a Bologna si fermano a 4,7 (105 segnalazioni
di privati, per 2,96 milioni, e 72 di attività produttive, per 1,75 milioni).

 

A chiudere la graduatoria, Ferrara,
che ha subìto danni per 519 mila euro (16 segnalazioni di privati, per 142 mila
euro, e 19 di imprese, per circa