L’Agenzia delle Entrate a pochi giorni dall’obbligo di avvio
delle procedure di  memorizzazione ed
invio  telematico dei corrispettivi

derivanti dalle cessioni di beni e dalle prestazioni di servizi per alcune
categorie di imprese,  ha annunciato che
è stato reso disponibile sul sito della stessa Agenzia, il software per la
memorizzazione  dei corrispettivi

attraverso vari dispositivi elettronici direttamente sullo stesso sito, con
possibilità di produrre anche il c.d. “documento commerciale”.

 

Il nuovo servizio sarà attivo all’interno dell’area
riservata del portale Fatture e Corrispettivi e potrà essere utilizzato, oltre
che da un Pc, anche tramite tablet e smartphone.  Tramite la procedura web, i soggetti
interessati potranno predisporre online un documento commerciale e allo stesso
tempo memorizzare e inviare all’Agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi
di ogni singola operazione effettuata.

Con la conversione in legge del decreto Crescita (D.L. n.
34/2019), sono  state introdotte  anche alcune modifiche che hanno la finalità
di agevolare i contribuenti soprattutto in sede di prima applicazione
dell’obbligo di memorizzazione e trasmissione dei dati dei corrispettivi
giornalieri.

In particolare  non
saranno applicate le sanzioni previste dalla legge nel caso in cui  la trasmissione telematica venga effettuata entro il mese successivo a quello
di effettuazione dell’operazione, fermi restando i termini di liquidazione
dell’IVA.

 

La nuova disposizione consente ai soggetti obbligati,
qualora non abbiano ancora la disponibilità di un registratore telematico, di
assolvere all’obbligo di trasmissione dei dati relativi ai corrispettivi
giornalieri.

 

Sempre nel decreto
Crescita  è  previsto, per i soggetti obbligati dal primo
di luglio  o dal prossimo primo gennaio, un
periodo di moratoria di sei mesi, durante il quale  le imprese che si trovano in difficoltà per
l’attivazione del registratore telematico o per accedere alla procedura sul
sito dell’Agenzia di memorizzazione diretta dei corrispettivi,  potranno continuare a certificare i
corrispettivi mediante emissioni degli scontrini fiscali con i vecchi
registratori di cassa o mediante emissione delle vecchie ricevute fiscali, mantenendo
anche l’ obbligo di tenuta del registro IVA dei corrispettivi, con la necessità
di effettuare il loro invio all’Agenzia attraverso una modalità che verrà
stabilita da un apposito provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.