In una nota i Presidenti regionali di CNA Emilia-Romagna e CNA Lombardia, dopo i disagi delle ultime settimane, esprimono preoccupazione per lo stato attuale di alcune importanti linee di trasporto pubblico, in particolare per la tratta Brescia-Parma. La CNA di Parma auspica una navetta su rotaia per collegare Colorno a Casalmaggiore per tamponare con urgenza i disagi di imprese e dipendenti.

 

Connettere
l’Italia per un sistema infrastrutturale moderno ed efficiente: è con questa vision
che, dal 2015, il Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti
ha avviato una nuova stagione di
pianificazione, programmazione e progettazione, nel contesto di un ampio progetto
con gli orizzonti a lungo termine chiamato “Connettere l’Italia”.

 

La “cura
del ferro” riguarda tratte ad alta capacità ferroviaria, linee regionali,
metropolitane – ma anche sicurezza nelle linee in concessione, aggiornamento
delle linee esistenti, treni e autobus del trasporto pubblico locale – e ha dato avvio ad una serie di investimenti
in infrastrutture e parco veicolare senza precedenti in Italia
a
dimostrazione che è possibile investire per cambiare le abitudini di mobilità
dei pendolari.

 

Occorre
però una progettazione responsabile a
fronte di investimenti certi
, per evitare che in futuro si possano
ripresentare disagi che hanno coinvolto migliaia di persone e di imprese come
nel caso dei recenti lavori di manutenzione lungo la linea Brescia-Parma. In particolar modo nei 14 chilometri della
tratta che connette Casalmaggiore con Parma dove ritardi e cancellazioni hanno
creato evidenti problemi al sistema economico locale.
Basti pensare alla
vastità dell’area coinvolta: il nord-est della provincia di Parma e la bassa
cremonese e mantovana su cui operano numerose imprese, molte di queste
concentrate nelle tante aree artigianali e produttive e che vedono in quel
breve lembo di terra uno snodo logistico molto importante.

 

< – afferma il Presidente di CNA Emilia Romagna Dario Costantini ve ne sono
alcune che non vanno in questa direzione: non possiamo che preoccuparci di
tutte quelle linee ferroviarie regionali e metropolitane non solo poco
efficienti ma anche poco sicure. I disagi vissuti dai molti pendolari sulla
linea ferroviaria Parma-Brescia sono un esempio di disservizio che la società
concessionaria non può più permettersi, alla luce delle difficoltà a cui
sottopone studenti e lavoratori e di conseguenza alle molte imprese di quel
territorio che devono tutti i giorni fare i conti con l’incertezza e
l’insicurezza del viaggio>>
.

 

Nonostante
gli autobus sostitutivi messi a disposizione degli utenti, che non hanno fatto
che amplificare i già presenti disagi legati
alla chiusura per interventi di ristrutturazione al ponte sul Po tra l’Emilia-Romagna
e la Lombardia e che impone quindi un percorso alternativo “su ruota”
sensibilmente più lungo non solo in termini chilometrici ma anche, e
soprattutto, in termini di tempo. Se un treno regionale per portare una persona
da Colorno a Casalmaggiore può impiegare
appena 10 minuti
(ne occorrerebbero soltanto 18 da Parma), la stessa tratta
percorsa “su gomma” con un bus o un mezzo privato richiederebbe oltre un’ora di tempo per una distanza che
in linea d’aria misura soltanto 7 chilometri
.

 

< ragione – puntualizza il
Presidente di CNA Parma Paolo Giuffredi
sono diverse le imprese parmensi interessate
dal disagio ad auspicare la possibilità di una navetta ferroviaria, anche
composta da una sola carrozza, che con una frequenza di una corsa ogni trenta
minuti faccia la spola tra Casalmaggiore e Colorno. Per la logistica, ma
soprattutto per le risorse umane delle nostre imprese, quei pochi chilometri
rappresentano un problema grave>>
.

 

Studenti
e lavoratori sono incentivati lasciare a casa l’auto quando i mezzi pubblici
sono efficienti. Investire in questa direzione produce anche positive sul
benessere delle comunità che abitano quei luoghi, anche in termini di
occupazione. Per questo CNA ritiene
importante operare per un potenziamento della rete ferroviaria locale e, di
conseguenza, arrivare ad una intensificazione delle corse e ad un investimento
che possa portare nuovi treni a percorrere queste tratte
.

 

< – conclude
Costantini – che Trenord debba affrontare
il problema più seriamente definendo investimenti certi per importo e
tempistica per il potenziamento della linea. CNA vigilerà anche sull’avvio dei
lavori di manutenzione dei ponti stradali che da mesi impediscono la mobilità
di merci e persone con oneri solo a carico degli utenti: autotrasportatori,
imprese e cittadini>>
.  

 

Il messaggio di CNA è lanciato in modo chiaro e inequivocabile:
investimenti, tempi certi, interventi efficienti.
E promette una “vigilanza” attenta e rigorosa sui lavori e le
manutenzioni che riguardano sia la rete ferroviaria che quella stradale.

 

In questo contesto CNA ha preannunciato che richiederà a Trenord un incontro sul trasporto
pubblico locale e ferroviario
che oggi non risulta adeguato al fabbisogno
di mobilità di imprese e cittadini.

 

< – sostiene il Presidente
di CNA Lombardia Daniele ParoloSe è vero, come è vero, anche grazie al
nostro intervento, che i fondi sono stati stanziati per la riparazione li si utilizzi
subito senza attendere i tempi per la costruzione di un ponte nuovo che anche noi
auspichiamo>>
.

 

< – conclude Parolo – possono
infatti essere quantificati in breve termine, il nuovo ponte avrà tempi di gestazione,
progettazione e costruzione che isoleranno per alcuni decenni un territorio
così importante>>
.

 

Fonte: Ufficio Stampa CNA Emilia Romagna