CNA Benessere e
Sanità è da sempre impegnata in azioni volte al rispetto delle regole, della
legalità e della concorrenza leale, ma anche per il rispetto dei requisiti
igienico sanitari a tutela degli utenti e degli operatori  stessi.  In quest’ottica, una delegazione
dell’Associazione composta dal Direttore provinciale Domenico Capitelli, dalla Responsabile
di CNA Benessere Sanità Giulia Ghiretti e da Claudio Bozzetti,  referente del settore Sanità all’interno di
CNA Parma e titolare del CPR di Parma,  ha incontrato la D.ssa Elena Saccenti, da poco
nominata alla direzione dell’Azienda USL
di Parma
.

 

L’incontro è
stato fatto con l’obiettivo di esporre alla D.ssa Saccenti le problematiche che
a livello  provinciale riguardano  alcune attività artigiane del settore
sanitario e del benessere  e nello
specifico con riguardo alle attività relative a fisioterapisti,  palestre e per quanto concerne il settore
benessere, alle attività di parrucchiere, estetista e barbiere.

 

La nostra Associazione – ha sostenuto Domenico Capitelli – promuove da sempre
la competenza, il raggiungimento di standard qualitativi sempre più elevati e
il rispetto delle condizioni igienico sanitarie a tutela della salute degli
utenti.  CNA Parma è impegnata da anni in
campagne di sensibilizzazione su queste tematiche ed oggi, più che mai, è
necessaria un’azione coordinata con tutte le Istituzioni competenti per una attività di controllo tesa a favorire l’emersione di quegli
operatori che esercitano in carenza dei requisiti previsti.  

Quello che CNA chiede – ha ribadito Giulia Ghiretti  – è un maggiore controllo su coloro che
operano in ambito fisioterapico  e delle
palestre e soprattutto l’importanza di un feedback di riscontro sui risultati
dei controlli che vengono eseguiti. Ricorda inoltre che l’attività del
fisioterapista costituisce una “professione sanitaria riabilitativa” in base al
D.M. n.666° n.741 del 14 settembre 1994 ed è prevalentemente esercitata in
forma di libera professione.   Per
professionisti abilitati si intendono i laureati in Fisioterapia, i diplomati Universitari
in Fisioterapia, i titoli di Terapista della Riabilitazione equipollenti in
base all’articolo 4 comma 1 della legge 42/99, al D.M. del 27 Luglio 2000 ed
all’articolo 1 comma 10 della legge 1/02.  Solo coloro che posseggono tali requisiti sono
autorizzati ad operare in quell’ambito.

 

Claudio Bozzetti – ha sottolineato l’importanza della figura sanitaria del
fisioterapista che deve operare sotto l’ausilio degli altri operatori sanitari
così come ribadito dalla Sentenza del Consiglio di Stato del 29 Gennaio 2015 la
quale, confermando
un precedente parere del Tar Basilicata, precisa che il fisioterapista può
erogare prestazioni “solo” su prescrizione del medico specialista. Uno sguardo
anche ai giovani neolaureati e laureati in Fisioterapia, molto spesso costretti
dopo anni di studio, formazione e tirocini a lavorare in condizioni di
precariato.  Ribadisce che coloro che nel
settore operano in maniera regolare, devono essere messi nella condizione di svolgere
il loro lavoro nel migliore dei modi, con professionalità e qualità, senza dover
subire la concorrenza sleale di chi opera al limite dell’abusivismo. Medesimo
discorso vale per le palestre dove è fondamentale che al loro interno operino
solo persone laureate in Scienze Motorie.

 

CNA auspica
pertanto, che in un periodo di crisi come questo le competenze, la
professionalità, gli elevati standard qualitativi maturati con l’esperienza, la
formazione e i corsi di aggiornamento rappresentino un valore che debba essere riconosciuto
e valorizzato anche da tutti i soggetti Istituzionali deputati al controllo.

Al termine,
la D.ssa Saccenti ha rimarcato la legittimità delle sollecitazioni avanzate da
Cna, sottolineando il fatto che per quanto di sua competenza si attiverà per
fare in modo che vi sia un costante monitoraggio di queste attività.