E’ stata
presentata, alla stampa e ai parlamentari, mercoledì 1 ottobre, presso l’hotel
Nazionale, in Piazza Montecitorio, a Roma, da parte di CNA e delle altre sigle di settore, la proposta
di legge unitaria , a modifica del codice delle assicurazioni

 

I dirigenti
delle organizzazioni artigiane , nei loro interventi, hanno evidenziato
l’importanza dei seguenti principi:

– Libertà di
scelta della carrozzeria, da parte dell’assicurato

– Riparazione
eseguita nel rispetto della conformità e secondo gli standard delle case
costruttrici

– Obbligo di
fatturazione (dettagliata e analitica) in seguito a tutti i tipi di interventi
riparativi.

– Totale
applicazione del diritto alla “cessione del credito”, secondo quanto previsto
dalla normativa vigente, incluso il diritto, da parte dell’automobilista ad
ottenere la “riparazione in forma specifica”

– Nessun
vantaggio per le carrozzerie 
convenzionate con le assicurazioni, ma, soprattutto, nessun svantaggio
per i carrozzieri c.d. indipendenti

– Risarcimento
integrale dei danni subiti, ivi compreso il soccorso stradale e la vettura sostitutiva,
per il periodo necessario alla riparazione

– Abrogazione
della disciplina del risarcimento diretto (non si sono, di fatto, registrati
casi di riduzione dei premi, come auspicato dal legislatore)

– Garanzia di
“terzietà e indipendenza” del perito assicurativo

 

Il
Presidente nazionale della CNA, Daniele Vaccarino, nel suo intervento
conclusivo, ha dichiarato come le
organizzazioni artigiane abbiano, così, dimostrato la capacità di passare
“dalla protesta alla proposta”.

 

Alla
presentazione erano presenti  anche
numerosi parlamentari che, da subito, si sono dimostrati sensibili e solidali con
le richieste avanzate. In particolare,
l’on. Patrizia Maestri che, da sempre, si è mostrata vicina alla categoria,
presenziando a riunioni  e facendosi
promotrice di interventi a sostegno delle loro proposte e rivendicazioni, ha dichiarato il proprio impegno a
lavorare insieme ad altri colleghi per armonizzare la proposta ad un disegno di
legge “in itinere”, in Parlamento.