Con una delibera già adottata alla fine dello scorso anno ed
una in via di definizione – per la quale è stata avviata una consultazione alla
quale CNA ha inviato le proprie considerazioni – l’Autorità di Regolazione per
Energia Reti e Ambiente (ARERA) ha previsto un meccanismo per il riconoscimento
e la redistribuzione di tali oneri, il cui finanziamento graverà però sulla generalità
degli utenti finali.

 

La decisione è stata adottata a seguito di alcune sentenze
del TAR Lombardia che hanno di fatto cancellato la precedente regolazione
dell’Autorità a favore di un sistema di garanzie che coinvolgesse nel pagamento
degli oneri non solo gli utenti finali, ma anche i venditori; il giudice
amministrativo, confermato poi nelle sue conclusioni anche dal Consiglio di
Stato, ha infatti dichiarato che il finanziamento degli oneri generali di
sistema grava solo sugli utenti finali, mentre i venditori hanno la completa
titolarità alla riscossione.

 

In tale ottica, quindi, la quota di oneri non incassata
graverà su tutte le utenze elettriche a prescindere dal livello di potenza che
ne caratterizza i contratti.

 

Per le nostre imprese, che già sostengono il peso maggiore
della contribuzione per gli oneri generali di sistema, si tratta comunque di un
aggravio, sia concretamente che sotto il profilo del principio applicato.

 

La soluzione, infatti, ci appare non condivisibile
innanzitutto perché discriminatoria dei comportamenti virtuosi degli utenti che
sono in regola con i pagamenti delle fatture, a prescindere dalla loro
onerosità; in secondo luogo, perché non orientata a trovare una soluzione
organica e strutturata al problema degli oneri generali di sistema, quanto
piuttosto a trovare una rapida via d’uscita per l’urgenza dei mancati incassi
da parte di venditori e distributori.

 

Come abbiamo avuto modo di sostenere presso ARERA, la
morosità rappresenta un rischio di impresa per gli operatori del mercato
dell’energia, rispetto al quale gli stessi operatori sono tenuti a prestare le
dovute garanzie finanziarie, al pari di quanto succede per qualsiasi altra
impresa che operi sul mercato.

 

Pertanto, riteniamo che la nuova regolazione
deresponsabilizzi di fatto gli operatori energetici, che non avranno alcun
interesse a migliorare le loro prestazioni in merito, visto che comunque gli
oneri saranno loro corrisposti comunque.

Inoltre, non è stato tenuto in debito conto il fatto che la
morosità degli utenti finali è anche dovuta a comportamenti poco virtuosi dei
venditori in relazione alla qualità e alle tempistiche della fatturazione.

 

In allegato la Nota di ARERA e il documento di osservazioni
che CNA ha inviato all’Autorità di regolazione in risposta al Documento messo
in consultazione sul tema.

 

Fonte: CNA Nazionale, Resp.le
DPT Politiche Ambientali Barbara Gatto.