Numerose aziende del territorio ci segnalano di ricevere da alcune società, comunicazioni, bollettini di pagamento per l’iscrizione in banche dati, registri ed elenchi, che inducono in errore gli imprenditori.


Precisiamo che si tratta di proposte commerciali per servizi pubblicitari effettuate da soggetti privati che nulla hanno a che vedere con la Camera di commercio. Tali proposte sono infatti completamente estranee agli adempimenti previsti per legge nei confronti del Registro delle Imprese e della Camera di commercio.


Per difendersi da queste iniziative, la Camera di Commercio invita le imprese a: leggere attentamente il testo dell’offerta ricevuta prima di apporre la propria firma, prestare attenzione alle scritte riportate in caratteri più piccoli, verificare attentamente se l’informativa sul trattamento dei dati corrisponde alla normativa italiana in materia di privacy.


Casistica di pratiche ingannevoli:


– Richieste di informazioni e dati societari da parte di finti addetti della Camera di commercio per ricerche e indagini di mercato. Si invita a prestare attenzione e contattare la Camera di commercio in caso di dubbi;


– Richieste di pagamento e registrazione provenienti da persone, imprese e organizzazioni che utilizzano denominazioni facilmente confondibili con quella della Camera di Commercio. Queste organizzazioni offrono, in apparenza gratuitamente, l’iscrizione in banche dati, registri, albi e ruoli e chiedono alle imprese di inserire i propri dati in moduli con la dicitura che il firmatario si obbliga a versare, solitamente per più anni, un importo annuale per l’iscrizione;


– Richieste di verifica dei consumi di energia elettrica: la Camera di commercio non verifica tale attività;


– Richieste di pagamento per servizi resi nell’ambito di marchi, disegni e modelli (pubblicazione, rinnovo, registrazione, ecc.). Prima di effettuare pagamenti verifica sulle pagine dedicate alla proprietà intellettuale e sul sito dell’EUIPO (Ufficio dell’Unione  Europea per la Proprietà Intellettuale), oppure contattare la Camera di commercio;


– Richieste dati e coordinate bancarie da parte di persone che si qualificano come dipendenti della Camera di commercio o che agiscono per suo conto. Nessuno può chiedere informazioni, eccetto gli incaricati che effettuano indagini e ricerche di mercato.


Tag: