Via libera dell’Assemblea legislativa
dell’Emilia-Romagna al Piano aria integrato regionale (Pair 2020). Prevede meno traffico e più aree verdi, ciclabili e pedonali nelle città; risorse
per il trasporto pubblico, con autobus nuovi al posto di mezzi vecchi; ecoincentivi da 2.500 euro per rottamare i veicoli commerciali
leggeri più inquinanti e promuovere la mobilità elettrica;
misure per ridurre l’inquinamento prodotto dalle attività industriali e
agricole.

 

Presentato dalla Giunta Regionale, il
piano contiene 94 azioni,
sostenute con 300 milioni di euro di
investimenti da qui al 2020, per migliorare la qualità dell’aria in regione, far scendere dal 64% all’1% la popolazione esposta a
più di 35 superamenti l’anno per le Pm10 e assicurare il rispetto dei valori limite degli inquinanti atmosferici sull’intero
territorio emiliano-romagnolo.

 

Dove interverrà il Pair


Sei gli ambiti di intervento del Piano: la gestione sostenibile delle
città; il risparmio energetico e la riqualificazione energetica edilizia; la
mobilità di persone e merci; l’agricoltura con la riduzione delle emissioni di
ammoniaca dagli allevamenti e del contenuto di azoto nei fertilizzanti; le
attività produttive con gli accordi di settore per il taglio delle emissioni,
il contenimento delle emissioni diffuse e di composti organici volatili; gli
acquisti verdi della pubblica amministrazione (Green public procurement).

 

Le misure principali previste


La
rottamazione dei veicoli commerciali più inquinanti

Nel 2017 la Regione ha messo a
disposizione 2 milioni di euro
per la rottamazione dei mezzi commerciali diesel fino all’Euro 3 di micro,
piccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna, anche artigiane.

I fondi della
Regione sono destinati all’acquisto di
nuovi veicoli commerciali
leggeri per il trasporto merci fino a 3,5 tonnellate da parte di aziende con sede legale o unità locale in uno dei 30 Comuni regionali soggetti
alle limitazioni della circolazione previste dal Pair 2020 o, in alternativa,
con sede in Emilia-Romagna e pass di accesso alla zona a traffico limitato in
uno dei 30 Comuni citati. In particolare gli incentivi, con obbligo di rottamazione, potranno
riguardare la sostituzione di veicoli commerciali inquinanti “di categoria N1”
ad alimentazione diesel fino all’Euro 3
con mezzi a minore impatto ambientale Euro
6 ad alimentazione mista benzina-gpl, benzina-metano, benzina-elettrico
ed elettrici.

L’ecobonus avrà il valore di 2.500 euro
e riguarderà la sostituzione di un solo veicolo merci per ogni azienda.

 

Riduzione del
traffico nei centri abitati

Meno 20% di
traffico veicolare privato nei centri abitati dei 30 Comuni in cui si applicano
le limitazioni alla circolazione. Un obiettivo da raggiungere con incentivi per
la mobilità elettrica e per il potenziamento della rete pubblica di ricarica al fine di coprire almeno il 10% delle
nuove immatricolazioni; aumento del numero di stazioni di rifornimento di metano e biometano; applicazione del bollo differenziato in funzione del
potere inquinante del veicolo; ampliamento delle aree pedonali, a traffico limitato e delle “zone 30”;
armonizzazione delle regole di accesso e sosta nelle Ztl e altre misure
equivalenti individuate dai Comuni nell’ambito dei Piani urbani per la mobilità
sostenibile.

 

Trasporto
pubblico locale e regionale

Entro il 2020 si investiranno oltre 160 milioni di euro per la sostituzione di almeno 600 autobus di
categoria inferiore a Euro 3 in ambito urbano con nuovi mezzi a basso impatto
ambientale.

Il Piano prevede il potenziamento del
10% del trasporto pubblico locale e del 20% del servizio ferroviario, anche
attraverso la razionalizzazione e il recupero di efficienza del sistema.

 

Mobilità
ciclo-pedonale

Il Piano prevede l’incremento dei
percorsi ciclo-pedonali per arrivare all’obiettivo minimo di 1,5 metri per
abitante e il raggiungimento della quota del 20% degli spostamenti urbani con la bicicletta nei prossimi 4 anni
nei 30 Comuni interessati alle misure di limitazione della circolazione privata.

 

Limitazioni
alla circolazione dei veicoli privati nei centri abitati

Tra il 1 ottobre e il 31 marzo di ogni
anno, dal lunedì al venerdì e nelle domeniche ecologiche (cioè la prima
domenica di ogni mese, eccetto dicembre), nelle fasce orarie dalle 8.30 alle
18.30, si stabilisce il divieto di circolazione nei centri abitati dei 30
Comuni con più di 30 mila abitanti e nella cintura di Bologna per i veicoli a benzina fino all’Euro 1, diesel
fino all’Euro 3, ciclomotori e motocicli fino all’Euro 0.

Dal 1 ottobre
2018 la limitazione sarà estesa anche ai diesel Euro 4 e dal 2020
riguarderà anche i mezzi a benzina Euro
2 e i restanti veicoli (gpl, metano e per le due ruote) fino all’Euro 1.

 

Ampliamento
aree verdi

Altro tema centrale è la dotazione
delle cosiddette “infrastrutture verdi”,
capaci di assorbire gli inquinanti atmosferici e rendere le aree urbane più
gradevoli. Si punta al rispetto della norma nazionale sulla piantumazione di un albero per ogni nuovo nato,
all’aumento del 20% dei metri quadrati di aree verdi per abitante oppure al
raggiungimento dello standard di 50 metri quadrati per abitante.

 

Energia e
riscaldamento

Il Pair 2020 promuove l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile che non
producono emissioni di inquinanti, come il solare e il fotovoltaico, e la
riqualificazione energetica degli edifici pubblici e delle attività produttive,
finanziata fino al 2020 con 67 milioni dal Por Fesr.

Sono inoltre previste la chiusura delle porte degli esercizi
commerciali e degli immobili aperti al pubblico per evitare dispersioni di
calore o raffrescamento; limitazioni all’uso di olio combustibile negli
impianti termici per l’industria; il divieto di installazione e utilizzo di
impianti per la climatizzazione in spazi non abitati (come cantine, vani, box,
garage, depositi o androni).

Dal 1 ottobre al 31 marzo di ogni anno,
si introduce il divieto di utilizzo dei
camini “aperti” alimentati a legna e con efficienza energetica inferiore
al 75% nelle unità immobiliari dotate di sistemi di riscaldamento
multicombustibile nei Comuni i cui territori sono interamente ubicati a quota
altimetrica inferiore a 300 metri. In quelli posti ad altitudini anche in parte
superiori a 300 m, i Sindaci dovranno indicare con un proprio atto le zone
situate al di sotto della suddetta quota in cui si applicherà il divieto.

 

Buone
pratiche agricole

Tra le misure riguardanti
l’agricoltura, finanziate per oltre 53 milioni con il Programma di sviluppo
rurale, rientrano la copertura delle vasche
di stoccaggio delle deiezioni, l’adeguamento delle strutture di ricovero
degli animali, pratiche efficienti di distribuzione degli effluenti e modifiche
nella dieta degli animali.

 

Misure in
materia di attività produttive

In caso di nuovi impianti produttivi o
di ampliamenti consistenti, il Pair prevede il rispetto dei valori limite di
emissione più bassi fra quelli di riferimento per la specifica tecnologia, e
stabilisce un percorso di adeguamento progressivo alle migliori tecniche disponibili per gli impianti esistenti nelle
aree critiche per la qualità dell’aria.

 

Impatto
emissivo sostenibile

Per i piani e i progetti sottoposti a
procedura di Vas (valutazione ambientale strategica) o Via (valutazione impatto
ambientale), il Piano stabilisce l’obbligo per il proponente di valutare le
conseguenze in termini di emissioni di polveri sottili e ossidi di azoto e di
individuare le eventuali misure aggiuntive idonee a compensare l’effetto delle
emissioni per ridurre l’impatto al
minimo.

 

Acquisti verdi

Il Pair propone misure per concorrere
al raggiungimento dell’obiettivo del
50% di “acquisti verdi” di beni e servizi da parte delle Pubbliche
amministrazioni dell’Emilia-Romagna secondo quanto previsto nel nuovo Piano sul Green Public Procurement,
promuovendo forniture a basso impatto ambientale e la conversione dei propri
veicoli con mezzi ecosostenibili.

 

Misure
emergenziali in vigore da ottobre 2017

Dal 1 ottobre al 31 marzo, Arpae
eseguirà ogni lunedì e giovedì una verifica dei valori di concentrazione di
pm10 e invierà ai sindaci una comunicazione per evidenziare l’eventuale
verificarsi di condizioni che richiedono l’attivazione delle misure
emergenziali.

In caso di superamenti dei limiti per almeno 4 giorni consecutivi (e non più 7 come fino ad oggi) scatterà
automaticamente la limitazione alla circolazione fino al giorno di controllo
successivo, dalle 8.30 alle 18.30, nelle province in cui si è verificato il
superamento. Già da ottobre 2017 le misure emergenziali riguarderanno anche i
veicoli diesel fino all’Euro 4 e, dal 2020, i diesel Euro 5.

Altre misure previste nelle situazioni
di emergenza sono la riduzione della
temperatura di almeno 1 grado negli ambienti di vita riscaldati (massimo
19° C nelle case, negli uffici, nei luoghi per la attività ricreative o di
culto e nelle attività commerciali e fino a 17° C nelle sedi di attività
industriali e artigianali) e il potenziamento dei controlli sui veicoli
circolanti.

 

Fonte: CNA Emilia-Romagna; Regione Emilia-Romagna, Giunta Regionale – Agenzia di Informazione e Comunicazione