La Commissione di esperti nella riunione del 6 dicembre 2018, ha espresso parere favorevole all’approvazione dei restanti Indicatori Sintetici di Affidabilità (cd. ISA) che si aggiungono a quelli già approvati lo scorso anno.

 

Ai 70 Indicatori Sintetici di Affidabilità (cd. ISA) approvati lo scorso anno, di cui uno (AK03U-Geometri) era rimasto sospeso per ulteriori verifiche, quest’anno sono stati validati altri 83 ISA ordinari riguardanti oltre 2.250.000 soggetti e altri 23 ISA semplificati riguardanti altre 170.000 imprese precedentemente soggette alla disciplina dei Parametri.

 

Con la pubblicazione in gazzetta ufficiale dei relativi decreti si avrà il superamento definitivo degli studi di settore e dei Parametri a decorrere dal periodo d’imposta 2018 per tutte le imprese e i professionisti.

 

Con specifico riferimento alla realizzazione degli ISA avvenuta nel corso del 2018 così come per quelli approvati nel 2017 e prima con riferimento agli studi di settore, ha visto il coinvolgimento delle categorie imprenditoriali che hanno potuto apprezzare la positiva evoluzione rispetto allo strumento degli studi di settore, rappresentando un forte e deciso segnale di cambiamento da tempo sollecitato dagli stessi operatori.

 

Il superamento degli studi di settore e del loro utilizzo come strumento di accertamento, e la contestuale sostituzione con indicatori sintetici di affidabilità utilizzati per la selezione dei contribuenti cui assegnare forme di premialità graduale a seconda del voto ottenuto, rappresenta un passaggio importante nella realizzazione della compliance e del rafforzamento della collaborazione tra Amministrazione finanziaria e contribuenti.

 

Ovviamente non sono mancate considerazioni e perplessità sull’applicazione degli ISA, sia di carattere generale presentate congiuntamente da Rete Imprese Italia, che su specifiche questioni sui singoli mestieri presentate da CNA per le attività cui hanno partecipato le Unioni di mestiere di riferimento e che è possibile consultare in allegato per maggiori approfondimenti.

Dalla discussione di tali temi in Commissione, di cui fa parte anche CNA, sono emerse da una parte la disponibilità di Sose a valutare l’impatto delle segnalazioni delle imprese mediante ulteriori supplementi di analisi ed eventualmente prevedere successive modifiche/integrazioni/correttivi agli ISA, dall’altro, in taluni casistiche al recepimento immediato delle sollecitazioni formulate dalle categorie, in altri con l’impegno a tenerne conto nella prossima revisione. Il tutto, tuttavia, avendo ben chiaro l’obiettivo di far prevalere la massima semplificazione nei modelli di compilazione dati da parte delle imprese.

Per tale motivo la Commissione degli esperti ha altresì approvato l’elenco delle attività i cui ISA saranno oggetto di revisione già nel corso del 2019 con oltre 2.350.000 soggetti interessati. Gli ISA in revisione saranno infatti ben 89, di cui 20 in revisione anticipata proprio per cogliere quanto prima le sollecitazioni delle categorie che hanno partecipato ai lavori e hanno sollevato problematiche che, anche dall’Agenzia e dalla Sose, sono state ritenute rilevanti e utili da analizzare per tenerne conto nella revisione.

 

Un ottimo risultato ottenuto dalla Commissione esperti, con riferimento all’applicazione degli ISA per il primo anno, è l’applicazione degli indicatori di anomalia che si avvalgono di banche dati esterne (INPS, PRA, Registro imprese, utente, ecc.) che non sarà effettuato all’interno dell’ISA ma con successiva analisi che, in caso di anomalia, porterà alla comunicazione al contribuente come avvenuto per gli studi fino allo scorso anno. Ciò eviterà di dover acquisire le informazioni che l’Agenzia si fa fornire da fonti esterne per eseguire il calcolo dell’ISA, mentre rimarrà invece necessario per eseguire il calcolo dell’ISA, acquisire il cd. “coefficiente individuale” di ogni soggetto per il quale è in corso la definizione delle procedure di acquisizione anche con il Garante della privacy.

 

Su tale ultima problematica CNA, consapevole degli impatti organizzativi che l’acquisizione del “coefficiente individuale” può comportare, visto che sarà probabilmente inserito nel cassetto fiscale dell’impresa, sta adoperandosi per ottenere la massima semplificazione della procedura, eventualmente anche con la possibilità di scarico massivo da parte degli intermediari.

 

Altrettanta attenzione è posta da CNA nelle sedi preposte in merito alla definizione dei punteggi cui saranno abbinati i diversi benefici premiali definiti dalla normativa. Infatti, solo con una definizione semplice, chiara e, soprattutto, graduata sin da valori a partire dal punteggio 6, si potrà realizzare un effettivo coinvolgimento delle imprese con l’obiettivo della compliance e di un miglior rapporto tra Amministrazione finanziaria e imprese. Diversamente il rischio è quello di fare fallire gli ISA prima ancora della loro prima applicazione.

 

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